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Data: 14/05/2024 - Ora: 11:54
Categoria:
Politica
Difficoltà crescenti per i nosocomi
Gli ospedali pugliesi, soprattutto quelli salentini, sono allo stremo delle forze perchè mancano sanitari. La situazione è preoccupante perchè si protrae da tempo e diventa sempre più difficile fronteggiare perchè al limite del possibile. I turni dei medici sono massacranti, spesso di dodici ore, i giorni di riposo sempre meno frequenti. La carenza di personale si ripercuote sul servizio che viene offerto ai cittadini sia in termini di prestazioni che di benessere ambientale. La politica nazionale in primis e regionale poi si devono fare carico subito di quella che sta diventando un'emergenza. Gli appelli a far presto e a intervenire sono tanti e arrivano da tante parti ma al momento non si vedono interventi o soluzioni.
Quel che è evidente che manca altresì una politica di razionalizzazione negli interventi o anche di accorpamenti tra i diversi presidi del territorio, tematica questa difficile da affrontare a tutti i livelli.
Qui di seguito le dichiarazioni di Maraschio, ex assessora regionale, riguardo all'ospedale di Casarano ma lo stesso si potrebbe scrivere per l'Ospedale di Gallipoli.
"Sull’ospedale di Casarano siamo a un bivio, ci arrivano notizie che a causa del sottodimensionamento del personale ci sono operatori in burnout, ovvero uno stato di stress cronico lavoro-correlato che porta all’ esaurimento delle proprie energie fisiche e mentali, questo perché sono estremamente oberati di lavoro e costretti a turni sempre più incalzanti. Un medico stressato è
un medico che non assiste bene. Basta incertezza sulla salute dei cittadini di Casarano e dei paesi limitrofi e sulla salute degli operatori sanitari, per questo sono al fianco della battaglia del consigliere Marco Mastroleo sull’ospedale Ferrari di Casarano". "È arrivato il momento di dare garanzie concrete ai cittadini e al personale sanitario –
prosegue Maraschio - che cosa si vuole fare di questo fondamentale presidio sanitario per il territorio? Si diano risposte certe. Negli anni il nosocomio ha vissuto una carenza sempre maggiore di personale e strumentazione medica. Un fenomeno che stanno vivendo anche gli altri ospedali della provincia, penso ad esempio a quello di Scorrano. La tendenza è quella di accentrare troppo sull’ospedale Vito Fazzi di Lecce, che sta letteralmente scoppiando, e si depotenziano i presidi sanitari territoriali. Purtroppo la sanità è il campo dove le diseguaglianze si realizzano e si vedono con maggiore chiarezza. Per questo abbiamo bisogno di una grande offerta di salute, in termini di investimenti sulla prevenzione, sulla medicina del territorio, sulla dimensione pubblica del sistema.
Dobbiamo garantire e investire sui servizi territoriali e la razionalizzazione non può essere fatta privando i territori di presidi ospedalieri importanti. Si pensino e si trovino soluzioni concrete. Il diritto alla salute non può navigare nell’incertezza".
Autore: Maria Nocera
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