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Data: 14/01/2015 - Ora: 12:21
Categoria:
Attualità
Il commissario della Asl Giovanni Gorgoni ha incontrato ieri la stampa
Un incontro cordiale, ricco di buoni propositi, ma solo «interlocutorio», quello di ieri fra il direttore generale dell’azienda sanitaria leccese al secondo giorno dall’insediamento alla guida della Asl e i giornalisti. E non poteva essere altrimenti.
Il manager ha spiegato che nei primi 100 giorni, quelli che consentono di tracciare un primo bilancio dell’attività si muoverà su 4 problematiche fondamentali:
- la verifica dell’efficienza e della funzionalità della macchina organizzativa. Gorgoni vuole toccare con mano la velocità di esecuzione di un provvedimento adottato, per capire se e dove si verificano allungamenti della catena decisionale;
- i cantieri e i relativi cospicui finanziamenti da seguire nei loro iter. Il commissario pensa di mettere mano quanto prima al patrimonio immobiliare. Quello vecchio da ristrutturare con risorse già disponibili, (si pensi ai 2 milioni e 100mila euro per la riconversione del Poliambulatorio di Maglie, già finanziato con le risorse del Piano di azione e coesione e ai 2 milioni dell’analogo Poliambulatorio di Poggiardo); e le nuove strutture.
- la spesa troppo alta per l’assistenza farmaceutica (la Puglia e Lecce fra i primi in Italia). Una spesa che si può ridurre, ha spiegato Gorgoni, soprattutto dialogando con i medici di famiglia prescrittori. «Li incontrerò quanto prima con atteggiamento di condivisione e di reciproco arricchimento culturale». Il manager Asl ritiene l’inappropriatezza prescrittiva legata a fattori culturali. «In vista dei tagli imposti alla Regione, cercheremo di recuperare risorse anche sull’appropriatezza della diagnostica strumentale »
Il rapporto con i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta e con i Distretti. «I medici di famiglia - ha detto Gorgoni - sono i primi interlocutori del direttore di una Asl. Nella Bt ho avuto un rapporto formidabile. Lo Scap, il servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica che abbiamo istituito nei giorni festivi e prefestivi presso il Pronto soccorso, ha portato a un 18 per cento in meno dei ricoveri ospedalieri».
Ampio spazio il direttore generale ha dedicato anche alla gestione di Sanitaservice; tanto che sta pensando di internalizzare anche il Cup, «visto che le linee guida lo prevedono e sempre che risulti economicamente conveniente».
Per il problema del picco influenzale alle porte e della mancanza di posti letto che ha messo in ginocchio il Pronto soccorso del Fazzi, Gorgoni pensa di «risolverlo nell’immediato mettendo a disposizione 20 posti letto, sospendendo i ricoveri programmati dei reparti di oculistica, dermatologia, chirurgia estetica, otorino. «Proprio ieri – ha detto - ho autorizzato alcune sostituzioni per malattia e per gravidanza per potenziare il Pronto soccorso».
Il nuovo direttore generale si è reso conto infine che «il territorio ha delle eccellenze, spesso nascoste. Bisogna motivarle – ha promesso - e tirarle fuori. Con legittimazione contrattuale e riconoscimenti».
Autore: SaluteSalento, MN
Data: 22/12/2022
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