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Data: 11/11/2014 - Ora: 11:23
Categoria:
Economia
Udc: ora la Regione faccia la sua parte
La delibera del Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla realizzazione del Porto turistico di Otranto. Il nuovo porto arriva dopo quarant’anni di attese, un’infrastruttura cruciale per lo sviluppo economico di tutta la Puglia.
Il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro ha espresso soddisfazione per la notizia giunta ieri da Roma dove il Governo ha sbloccato i lavori per la realizzazione del Porto turistico di Otranto. Il progetto prevede un investimento privato di cinquanta milioni di Euro per realizzare circa 500 nuovi posti barca.
"Finalmente la città di Otranto, grazie anche alla tenacia dimostrata da tutta l’amministrazione comunale e in particolare dal sindaco Cariddi, potrà avere il suo porto turistico, un’opera importantissima, indispensabile per lo sviluppo e la crescita del territorio che può contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro, da anni bloccata a causa delle lungaggini burocratiche", commenta il capogruppo Udc. "È questa una inversione di tendenza della politica che mette mano a quel processo di sburocratizzazione e semplificazione degli atti amministrativi che rappresentano troppo spesso un freno alla crescita e allo sviluppo del Paese e rischiano di soffocare investimenti pubblici e privati che potrebbero portare una nuova boccata di ossigeno all’economia del territorio. Con quest’atto il Governo Renzi, sostenuto anche dall’Udc, e grazie al’impegno particolare del ministro Galletti, dà una concreta svolta per la realizzazione di una infrastruttura portuale attesa da troppi anni che ha tarpato le ali a un maggiore sviluppo turistico dell’intero territorio. Auspichiamo – conclude il presidente Negro – che anche la Regione Puglia faccia la sua parte mettendo in essere gli atti di competenza necessari ad avviare al più presto il cantiere dell’opera".
Soddisfatto anche il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo che accoglie la deliberazione favorevole al progetto del porto turistico di Otranto da parte del Consiglio dei Ministri, dopo otto lunghi anni di intoppi burocratici e giudiziari.
"L’orientamento emerso dal Consiglio dei Ministri - continua - è esattamente quello che ci attendevamo, cioè l’esito migliore per questa complicata vicenda e per gli interessi del territorio del Salento. Ma nonostante quella che sembrerebbe la positiva conclusione della vicenda, resta il rammarico che a ciò si sia giunti dopo otto anni di tribolazioni burocratiche, ma anche di incertezze politiche e strategiche. Il porto turistico di Otranto, nonostante il tempo e le opportunità sprecate, resta una infrastruttura determinante per il futuro del Salento, per lo sviluppo di un territorio a fortissima vocazione turistica. Il fatto, però, che questa evidenza non sia bastata e che per dare il via libera al progetto si sia reso necessario scavalcare l’apparato burocratico di questa regione e sollecitare addirittura il Governo, è una sconfitta per la Puglia e per le sua aspirazioni.
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