Un uomo dall'inconfondibile capigliatura sale sul palco, impugna il suo basso ed inizia ad intonare canzoni d'amore e di vita. Lo fa con l'ironia e la poesia che l'hanno sempre contraddistinto, tra versi di una semplicità che solo la nostra parte più sensibile può capire e frasi dal sarcasmo pungente, a volte esilarante.
Lo spettacolo che Max Gazzè ha offerto venerdì 21 luglio in Piazza Libertini, a Lecce, davanti ad un pubblico non numerosissimo, ma attento e partecipe, è uno show in cui la musica d'autore e la cura dei testi hanno dialogato con la leggerezza di alcune melodie, in bilico tra vecchi successi e nuovi brani tratti dall'ultimo album "Quindi?".
"La favola di Adamo ed Eva", "Mentre dormi", "Cara Valentina", "Il timido ubriaco", un'ora e mezza di successi suonati dal suo basso e dalla chitarra di Giorgio Baldi, dalle tastiere di Clemente Ferrari e dalla batteria di Cristiano Micalizzi, amici e compagni di palco da ormai dieci anni.
Uno spettacolo liscio, spensierato, a tratti divertente, Max Gazzè ha regalato delle emozioni e dei sorrisi, prima, davanti ad un microfono, poi in mezzo ai fans, scrivendo il suo nome su dei foglietti e trasmettendo la serenità del suo sguardo gentile ai flash accorsi per consegnare quei momenti all'album dei bei ricordi.