Le braccia del Papa allargate verso il mondo come il colonnato del Bernini di Piazza San Pietro. Braccia aperte nonostante il vento di tempesta contrario alla navigazione della Chiesa.

Oggi è stato il giorno dell’ultima udienza generale, dedicata per intero al saluto finale ai fedeli e alle motivazioni delle cosiddette dimissioni che Benedetto XVI ha comunicato l’11 febbraio scorso, nel giorno della Madonna di Lourdes.
Il Papa ha ringraziato tutti, i suoi collaboratori, le diplomazie vaticane, i fratelli cardinali, i componenti della sua Segreteria di Stato e quanti gli hanno scritto in questi giorni, da tutte le parti del mondo.
Il mondo saluta il Papa che ha fatto dell’umiltà e della riservatezza un pezzo di dottrina teologica. Il suo insegnamento supremo, per dire a tutti che è all’umanità di Cristo che bisogna guardare e non alla potenza e al fascino della regalità.
Da tutte le parti del pianeta a Roma. Anche da Lecce si sono recati alcuni gruppi in rappresentanza dell’arcidiocesi metropolitana.
Adesso rimangono poche ore, poi si aprirà la fase di preparazione del Conclave, presieduto dal cardinale Decano Angelo Sodano.
Pochi giorni di preghiera e di votazioni per eleggere il successore di Benedetto XVI, e per ridare alla Chiesa una guida saggia e sicura, degna della successione apostolica e delle sfide che il mondo pone oggi.
Non sarà solo il nuovo Papa. Avrà un grande e silenzioso collaboratore, che pregherà per lui, ben consapevole di ciò che significa guidare la barca di Pietro.

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