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Data: 21/12/2017 - Ora: 12:42
Categoria:
Economia
Scontro con il ministro Calenda
Il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano hanno congiuntamente convocato, per sabato 23 alle 11 a Taranto, un tavolo di lavoro sulla vertenza Ilva allargato agli amministratori, ai sindacati ed alle imprese dell'indotto. Si entrerà nel merito dei documenti ed elementi della transizione di Ilva, alla luce degli esiti del primo tavolo istituzionale per l'area di crisi tarantina. Il territorio è pronto al dialogo anche con gli investitori, che presto verranno invitati a Taranto formalmente, per illustrare i contenuti del loro piano industriale, anche oggi non presentato dettagliatamente dal Mise.
Intanto il Ministro Calenda conferma quanto detto ieri e cioè che se il ricorso contro la chiusura dell'Ilva non viene ritirato, il 9 gennaio si procede a chiudere l'impianto.
Dice Emiliano: Il ricorso della Regione Puglia resta sino a quando non verranno ripristinate le condizioni di fiducia istituzionale con il Governo, in quanto è l’unico mezzo che ci consente di esercitare le prerogative costituzionalmente garantite.
Il nostro ricorso non può assolutamente provocare la chiusura dell’Ilva annunciata dal Ministro, e chi lo dice fa puro allarmismo.
Il percorso iniziato oggi durante il Tavolo Ilva al Ministero per lo Sviluppo economico era assolutamente positivo. Noi abbiamo anticipato che avremmo revocato le richieste cautelari, togliendo la spada di Damocle del 9 gennaio, pur restando in piedi il ricorso, che non blocca alcunché.
Non è vero che Mittal se ne va. Ho salutato i rappresentati di Mittal all'uscita, ho stretto loro la mano uscendo dal tavolo, dopo la crisi isterica del ministro, e ci siamo riproposti di vederci al più presto. Quello che dice il ministro dal mio punto di vista non è vero.
Il ricorso resta in piedi per garantire alla Regione Puglia l’effettiva volontà dei soggetti del tavolo di proseguire con profitto la trattativa su Ilva, anche al fine di proteggere le legittime istanze regionali da possibili colpi di testa o mutamenti di umore come quelli che si sono verificati oggi.
Sia a tutti ben chiaro che il primo soggetto interessato alla chiusura positiva del tavolo è proprio la Regione Puglia in quanto garante in prima linea del diritto al lavoro, della sicurezza industriale, della tenuta economica della Regione e, soprattutto, della tutela dell’ambiente e del diritto alla salute dei cittadini.
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