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Data: 04/10/2016 - Ora: 12:28
Categoria:
Politica
Massimo Paolucci, vice capodelegazione Pd al Parlamento Europeo
"Di fronte ai risultati dello studio epidemiologico diffuso ieri e realizzato dal Centro Salute e Ambiente della Regione Puglia, in collaborazione con il dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio, della Asl di Taranto, di Arpa Puglia e di Ares Puglia, dal quale si evidenzia in maniera incontestabile che l’incidenza di tumori nell’area dello stabilimento Ilva di Taranto è del 24% superiore alla media, fino addirittura al 26% tra i bambini della popolazione residente nel territorio circostante, io credo che il governatore della Puglia Michele Emiliano non solo abbia fatto bene, ma avesse il dovere di far ricorso alla Corte Costituzionale contro quella parte della legge 151/2016 che espropria la Regione da ogni forma di intervento a tutela della salute dei cittadini", afferma il vice capodelegazione del Pd e componente del Commissione Ambiente al Parlamento europeo Massimo Paolucci.
"Nessuno, men che meno il sottoscritto, sottovaluta l’importanza strategica per l'Italia dell'impianto di Taranto. Nulla, però, può essere anteposto alla salvaguardia della salute dei cittadini. Siamo in aperta violazione di tutte le direttive europee oltre che del diritto costituzionale di ogni cittadino a vivere in luoghi dove la salute è tutelata. E questo vale anche per i residenti, per esempio, dei quartieri Tamburi e Paolo VI a Taranto, dove, quando spira il vento da nord ovest, è fatto divieto di tenere le finestre aperte dalle 12 alle ore 18. È una situazione intollerabile. Dopo anni di ritardi e colpevoli omissioni non sono ammissibili compromessi al ribasso. Nonostante gli sforzi del Governo siamo lontani da soluzioni accettabili. Gli interventi realizzati sino ad ora non hanno risolto i problemi strutturali dell'impianto di Taranto. I minori tassi d’inquinamento sono dovuti al dimezzamento della produzione. La situazione resta gravissima. Restano ancora tantissimi interventi da effettuare per mettere in sicurezza l’area, come, il più importante, la copertura dei parchi minerari, la principale fonte di emissioni nocive. Per questo è stato miope e sbagliato, e lo è ancora di più alla luce di questo studio, esautorare la Regione Puglia da ogni forma di intervento e controllo. Ci auguriamo che il Governo ne prenda atto e apra alla collaborazione perchè non c’è altra strada per garantire ai cittadini di Taranto il pieno diritto alla salute, insieme ad una prospettiva di sviluppo per tutta l’area", conclude Paolucci.
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