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Data: 28/07/2014 - Ora: 08:39
Categoria:
Economia
Disagi tra i pensionati
Agli aventi diritto con il rateo di pensione del mese di luglio deve essere pagata la cosiddetta quattordicesima mensilità: in molti uffici postali comunali questo non accade.
I pensionati per riscuotere la mensilità aggiuntiva devono recarsi, una seconda volta, presso gli uffici postali, o peggio ancora, in moltissimi casi, presentare all’INPS domanda di ricostituzione della pensione, per poi vedersi riconoscere il diritto dopo alcuni mesi.
La mensilità aggiuntiva venne introdotta con la legge n. 127 del 2007, art. 5 commi 1 e 4, grazie all’accordo tra i sindacati dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL con il governo Prodi. Tale somma va erogata a favore di coloro che hanno compiuto 64 anni alla data del 30 giugno 2014 e hanno un reddito annuo non superiore a 9.767,16 euro; le somme che vengono liquidate variano a seconda degli anni di contributi versati (336,00 euro con 15 anni di contributi – 420,00 euro da 15 a 25 anni di contributi – 504,00 euro con oltre 25 anni di contributi, se ex lavoratore dipendente; per gli autonomi gli anni di contribuzione vengono maggiorata di tre anni per ogni fascia).
Le segreterie provinciali di SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL venute a conoscenza dei gravissimi disagi si sono prontamente mobilitate mediante l’affissione, in tutti i Comuni, di un manifesto di avviso ai pensionati, in cui viene evidenziato il loro diritto; inoltre hanno inviato una lettera alla Direttrice Provinciale di Poste SpA, dott.sa Maria Gallo, e per conoscenza alla Direttrice Provinciale dell’INPS, dott.sa Rosanna Levari, sollecitando un urgente intervento negli uffici postali dove si stanno verificando questi incresciosi disservizi e venga adottato un comportamento corretto onde evitare disagio ai tanti pensionati/e specie nell’attuale momento di grave crisi economica.
È inconcepibile, inoltre, produrre richieste presso gli uffici dei Patronati e dell’INPS per chiedere diritti previsti dalla Legge.
Le Segreterie provinciali invitano tutti coloro che hanno i requisiti, di reddito e di età anagrafica, che non hanno ricevuto la prestazione a recarsi presso le sedi comunali dei Patronati INCA CGIL, INAS CISL e ITAL UIL o dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL per verificare la propria posizione e inoltrare domanda di ricostituzione all’INPS.
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