"Ogni leader che si rispetti deve porsi il problema della eredità della propria esperienza, perchè è molto importante lavorare affinchè quello che si è seminato non vada disperso. Ma sono scelte che si fanno collettivamente. La scelta dell’erede non si fa individualmente".

Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, rispondendo ad una domanda su un suo possibile terzo mandato da governatore della Puglia, nel corso di un’intervista al caporedattore della TGR della Puglia Attilio Romita che andrà in onda, nella sua versione integrale, questo pomeriggio nel Tgr delle 14.00 e in replica alle 19.30.

Il Presidente Vendola inoltre, per quanto riguarda la sanità in Puglia, ha detto che "il peggio è alle nostre spalle e che oggi inizia una fase nuova".

Ha aggiunto anche che "quello che abbiamo fatto in Puglia è stato un miracolo, perchè non abbiamo avuto buoni amici a Roma. Siamo stato costretti a fare in un anno ciò che le regioni del nord hanno fatto in dieci anni. E cioè tagliare 21 ospedali e 2400 posti letto ed essere privati di molte delle risorse che servivano ad alimentare le risposte ai diritti di salute dei cittadini".

Tra gli altri temi dell’intervista, l’occupazione.
"Aabbiamo lottato con le unghie e con i denti - ha detto Vendola - per difendere ciascun posto di lavoro nella nostra regione. Lo abbiamo fatto nella sanità privata, lo abbiamo fatto per gli enti ecclesiastici per aziende importanti come Bridgestone, come Miroglio. Oggi siamo impegnati nella vertenza Om, una vertenza particolarmente dura e straziante.
Oltre 100 vertenze in cui la Regione è stata accanitamente a difesa del diritto al lavoro. A volte - ha concluso Vendola - non ce la facciamo, inciampiamo anche perchè l’Italia da troppo tempo non ha un governo che si occupi del diritto al lavoro".

Altri temi dell’intervista, la famiglia, la politica nazionale e il futuro di Sel.