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Data: 13/05/2015 - Ora: 12:32
Categoria:
Attualità
Una delibera "coraggiosa" ridà ossigeno al cantiere del Fazzi. Il Sal ridotto da 5 a 1,5 milioni di euro.
Da qualche settimana il cantiere del nuovo "Vito Fazzi" si è ripopolato. Il "miracolo", neanche a dirlo, l’hanno fatto i cordoni della borsa che si sono allentati, grazie a una delibera del direttore generale della Asl, Giovanni Gorgoni.
La delibera è la 502 del 8.5.2015 e ha modificato il Sal, lo stato di avanzamento lavori, (nel contratto era previsto che i lavori venivano liquidati al raggiungimento minimo di 5 milioni di euro), riducendolo a 1,5 milioni.
La richiesta di riduzione era arrivata sulla scrivania della direzione il 31 luglio 2013. Il raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) che si era aggiudicata la gara (capofila la Ccc di Bologna), aveva motivato la richiesta a causa del grave momento congiunturale in cui versano le imprese (crisi delle costruzioni e banche che non concedono più prestiti come negli anni passati).
Così il 26 settembre 2013, pur riconoscendo ammissibili le motivazioni del Rti, il responsabile unico del procedimento (Rup), ingegnere Fiorenzo Pisanello, richiedeva un parere allo studio legale Sticchi Damiani, consulente per i lavori della nuova struttura. Il Rup ha chiesto in particolare se la riduzione del Sal «poteva configurare una modifica delle condizioni di gara».
Il 18 11.2013 arriva la risposta dell’avvocato Sticchi, il quale esprime parere positivo. Il legale sostiene che « solo la modifica sostanziale apportata alle disposizioni essenziali di un contratto di appalto (quali le modifiche riguardanti l’oggetto dell’appalto - in estensione o riduzione – ovvero una qualità essenziale della proposta tecnica su cui si è formata la selezione (con l’attribuzione di un puntegio), ovvero ancora il prezzo offerto), costituisce rinegoziazione inammisibile». Parere espresso peraltro in adesione all’ orientamento comunitario (Corte di giustizia) e nazionale (Tar Piemonte e Lazio nel 2013).
E se non bastasse, la direzione della Asl aveva chiesto un parere anche all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, che con nota del 12.2.2014 aveva evidenziato la propria incompetenza su tali problematiche «che non assurgono a questioni di carattere generale».
Via libera quindi alla ripresa dei lavori. La struttura è già al 2^ piano fuori terra. Appena cominceranno a fare le «tamponature» interne, ci sarà spazio per le squadre di elettricisti, impiantisti, idraulici, intonacatori ecc… Si stima che ogni 20 giorni circa l’impresa potrà chiedere il Sal (almeno 1,5 milioni).
Quanto alla realizzazione del tunnel di collegamento con il polo Oncologico e dell’elipista, non ci sarà bisogno di alcuna variante al progetto. Il codice degli appalti prevede che la Asl può commissionare al Rti ulteriori lavori, di importo non superiore al 20 per cento del valore di aggiudicazione. Purchè si tratti di lavori "inerenti" alla stessa struttura.
La delibera in questione potrebbe aprire la strada ad altre richieste di riduzione del Sal da parte di imprese che hanno in piedi contratti con la Asl.
Autore: Salute Salento.it
Data: 22/12/2022
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