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Data: 05/11/2020 - Ora: 12:54
Categoria:
Politica
Il Dcpm parla di scuole elementari e medie aperte
Le scuole in Puglia restano chiuse malgrado il Dcpm dica che nelle zone arancioni restano aperte sia le elementari che le medie. La partita dunque non è affatto chiusa tra Governo e Regione. Emiliano e Lopalco hanno confermato che resteranno chiuse e hanno aggiunto: "Al fine di andare incontro alle esigenze formative ed alla volontà delle famiglie -spiega Emiliano- che desiderano per i loro figli la didattica in presenza, il Presidente della Regione, a richiesta dell’Uffcio Scolatico Regionale, è disponibile a consentire ai dirigenti degli istituti scolastici di aumentare la quota di didattica in presenza attualmente autorizzata fino a soddisfare le richieste delle famiglie, compatibilmente con le previsioni del nuovo Dpcm e sempre che le condizioni epidemiologiche lo consentano".
Se il Governo nazionale riterrò assolutamente necessaria la riapertura della didattica in presenza secondo le previsioni del Dpcm promulgato ieri, potrà richiedere espressamente la revoca dell’ordinanza del Presidente della Regione Puglia che la valuterà di intesa col Ministro della Salute". Così Emiliano.
Ma intanto sono pronti i ricorsi al Tar. Uno del Codacons e un altro di alcuni genitori difesi dall'avv. Pietro Quinto riferito specificatamente alle situazioni della provincia di Lecce.
In particolare il ricorso denuncia la contraddittorietà dell’atteggiamento del Governatore Emiliano che, di fronte alla disciplina del DPCM che includendo la Puglia nella fascia arancione ha previsto l’agibilità delle scuole del primo ciclo, pretende un provvedimento ad hoc del Governo sulla propria ordinanza, così non disconoscendo una evidente perplessità ed illegittimità della stessa Ordinanza, quanto meno sopravvenuta, atteso che il DPCM toglie alle regioni il potere di introdurre ulteriori misure restrittive.
L’Ordinanza regionale peraltro –scrive l’avv. Pietro Quinto- sconta un eccesso di potere per errore sui presupposti di fatto e di diritto attesoché non trova alcun riscontro l’affermazione di Lopalco secondo cui le scuole, ed in particolare il sistema scolastico del Salento, siano un fortissimo volano di circolazione del virus. E’ vero invece che, secondo tutti gli accertamenti e le rilevazioni eseguite a livello tecnico, l’ambiente scolastico è sufficientemente al riparo dal pericolo di estensione dell’incidenza del virus.
Nella provincia di Lecce –continua l’avvocato Quinto- le scuole e i dirigenti scolastici hanno da tempo apprestato tutte le misure idonee per prevenire qualsiasi fenomeno di infezione sia con riferimento alla sistemazione dei banchi, alla presenza con mascherine secondo quanto prescritto anche dal DPCM e persino con riferimento al problema dei trasporti ch comunque non riguarda gli alunni del primo ciclo.
I dubbi sula illegittimità dell’Ordinanza di Emiliano vengono ora ancor più ad essere evidenziati sol che si consideri che il DPCM ha previsto le lezioni in presenza per le scuole del primo ciclo persino nelle zone rosse; sicchè è veramente contraddittorio e privo di giustificazioni che in una zona arancione si prevedano misure che neppure nelle zone più a rischio sono state previste.
Autore: Maria Nocera
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