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Un Lecce senza idee non va oltre lo 0-0 casalingo contro l’Albinoleffe
Qualche anno fa il medesimo incontro valeva quale finale dei play-off per andare in serie A, ma lasciando perdere l’album dei ricordi, Lecce – Albinoleffe era la gara in cui il Lecce era chiamato a riprendere confidenza con i punti dopo le tre sconfitte consecutive maturate negli ultimi incontri.
Passando subito all’analisi della gara, va detto che la formazione del Lecce è stata fatta più dal medico sociale e dal giudice sportivo, tra infortuni e soprattutto squalifiche varie, che dal tecnico Lerda, che comunque non rinuncia al consueto 4-2-3-1, schierando Benassi, Vanin, Vinicius, Ferrario, Tomi, Memuschaj, De Rose, Falco, Jeda Chiricò e Malcore.
Tuttavia si intuisce sin dai primi minuti, che tra l’altro vedono gli ospiti rendersi pericolosi, che non sarà una bella partita e che le difficoltà saranno tante.
Infatti, il Lecce appare poco squadra ed attende sempre un acuto di un solista che purtroppo tarda ad arrivare e che quando arriva, come nel caso della splendida azione di Chiricò con tiro al lato di un soffio e della bella discesa di Falco, che dà un ottimo pallone a Jeda che perde l’attimo e tira addosso al portiere ospite Offredi, non sortisce l’effetto sperato.
Così, tra qualche tiro senza troppe velleità dei leccesi ed analoghe pseudo occasioni degli ospiti, si chiude un primo tempo piuttosto soporifero.
La ripresa si apre con Lerda che, accontentando i tifosi, tenta la carta Chevanton al posto di uno spento Jeda.
All’uruguaiano, osannato dal pubblico, non difetta certo la volontà, tuttavia la squadra giallorossa è fin troppo confusionaria ed a parte un gol divorato da Falco, che liberato da uno scambio volante tra Cheva e Memuschaj (uno dei pochi sempre lucido), non trova di meglio che piazzare il pallone sul corpo del portiere Ofreddi, non si sono registrate né occasioni veramente pericolose, né tanto meno si è vista una vera e propria supremazia territoriale del Lecce, anzi, soprattutto a dieci minuti dalla fine, dopo che Lerda aveva effettuato i tre cambi, con il nuovo infortunio di Ferrario, che ha lasciato la squadra in dieci, i giallorossi hanno dovuto fare molta attenzione a non subire il gol della beffa, dopo che all’ottantesimo Benassi aveva salvato il risultato su Belotti.
Morale della favola, finisce zero a zero con un Via del Mare piuttosto contrariato in cui non sono mancati i fischi ed il richiamo all’impegno da parte dei giocatori leccesi, cui va dato il merito, comunque, di essere andati sotto la curva nord a fine partita per ringraziare i tifosi che hanno sostenuto la squadra dal primo all’ultimo minuto, abbandonandosi ad una civile contestazione solo al fischio finale dell’arbitro Bruno di Torino.
In conclusione, ai circa quattromila presenti al Via del Mare (4.275 per la precisione), non resta altro che la magra consolazione di aver spezzato l’incredibile catena di sconfitte nella quale era rimasta impigliata la formazione giallorossa, che comunque rimane prima in classifica, in coabitazione col Carpi (fermato sempre sullo 0-0 a Como), a quota 30 punti, conquistando un punticino che è la base su cui ripartire una volta recuperati gli infortunati e gli squalificati, fermo restando che Lerda e la Società avranno molto da lavorare per recuperare la brillantezza e la sicurezza ostentata nelle prime gare e puntare al massimo traguardo.
Autore: Piergiorgio Fiorentino
Data: 26/04/2013
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