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Data: 04/09/2017 - Ora: 12:28
Categoria:
Politica
Presente alla passeggiata anche il sindaco Carlo Salvemini
Il percorso partecipato "Lecce è il suo mare" ideato dall’Amministrazione comunale per costruire la rigenerazione delle marine leccesi ha visto svolgersi nel pomeriggio la passeggiata di comunità nel Sito di interesse comunitario di Torre Veneri. È stata la prima volta che ad una amministrazione comunale è stato concesso di accedere all’area – demanio militare dagli anni ’60 – per un percorso di visita e fruizione aperto ai cittadini.
Il Sic di Torre Veneri è un’area di 150 ettari che comprende numerosi bacini posti dietro le dune che coronano la lunga spiaggia che corre da Frigole a San Cataldo e che sono collegati tra loro e al mare da un sistema di canali. La zona è uno dei pochissimi tratti del litorale leccese dove è possibile riconoscere i tratti tipici del paesaggio come appariva prima delle bonifiche del primo Novecento. Tutta la zona è una meta della fauna avicola di transito, non è raro incrociare nei periodi delle migrazioni fenicotteri rosa e altre specie migratorie. Il mare antistante ospita una vasta prateria di posidonia e a terra è
"Quando abbiamo scelto di indicare le marine come area bersaglio della rigenerazione urbana – dichiara l’assessore all’Urbanistica Rita Miglietta – eravamo consapevoli del fatto che oltre alla cittadinanza questo progetto doveva coinvolgere anche gli Enti che operano sul litorale, quindi anche l’Esercito, che lavora su una porzione di litorale che si estende per tre chilometri. Riguardo al sic di Torre Veneri proprio grazie a questa occasione abbiamo condiviso con l’Esercito l’ipotesi dell’attivazione di percorsi guidati per il trekking, per il podismo e per la mountain bike, ragionando sulla formula della sottoscrizione di un protocollo d’intesa che possa stabilizzare la fruizione dell’area. Naturalmente dovranno sempre essere itinerari controllati per tutelare l’equilibrio ambientale di Torre Veneri".
Presente alla passeggiata anche il sindaco Carlo Salvemini, che ha sottolineato come il recupero della consapevolezza dell’area di Torre Veneri si sia sviluppata su un percorso lungo, cominciato anni fa: "Quando ribadivamo l’esigenza di un rapporto più stretto con le Forze Armate per dare la possibilità di una fruizione pubblica a questo spazio venivamo presi per avversari delle Forze armate. Semplicemente, invece, ritenevamo che uno spazio così bello dentro la città potesse essere condiviso e vissuto e partecipato e conosciuto come per la prima volta sta avvenendo oggi. Questo è un primo passo, lavoreremo assieme con l’obiettivo condiviso di offrire Torre Veneri alla fruizione diffusa, compatibilmente con le esigenze dell’Esercito. Aver consentito a molti leccesi di vedere e conoscere luoghi che prima ignoravano è già di per se un primo passo importante, altri ne seguiranno".
Alla passeggiata di comunità a Torre Veneri era presente anche l'assessore ala Cultura Antonella Agnoli.
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