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Lidi balneari aperti anche d'inverno

Data: 14/01/2015 - Ora: 10:23
Categoria: Politica

stabilimenti balneari

Vinta la battaglia di Federbalneari

Lidi balneari aperti anche d'inverno. Così il parere del Ministero dei Beni Culturali su pressione del Prefetto di Lecce e degli onorevoli Capone e Massa. Contenti gli imprenditori del settore che da anni si battono per l'apertura continua sostanzialmente per due motivi: la stagione utile in cui lavorare è molto variabile per via del clima, ma anche per eveitare di dover smontare le strutture in ogni stagione invernale. Il documento firmato ieri vede il parere dell'Ufficio Legislativo del Ministero e indirizzato alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto. L'ultimo tassello prima che tutto diventi operativo, un passaggio istituzionale presso il Prefetto di Lecce.

Intanto segnali positivi vengono segnalati anche sul piano del confronto tra Federbalneari e Sottosegretario Francesca Barracciu.

Nel corso dell’incontro di ieri, il Sottosegretario di Stato ai Beni Culturali e al Turismo, Francesca Barracciu si è mostrata disponibile a raccogliere osservazioni, rilievi e preoccupazioni da parte degli imprenditori balneari italiani da consegnare poi al Tavolo interministeriale preposto alla stesura del ddl sulla questione, con la volontà di non ingenerare, nocivi allarmismi anche perché la materia è in piena evoluzione.

L’incontro è stato particolarmente significativo da un punto di vista tecnico, vista la presenza dei massimi rappresentanti degli Uffici Legislativi del MiBACT e del Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio.

Il lavoro svolto dal Governo fino ad oggi ha avuto lo scopo di una interlocuzione con la CE nella garanzia, richiesta in ambito europeo, di definire con precisione e a breve le questioni relative alla proroga ed il rispetto dei parametri della Direttiva Servizi.

Ora si lavorerà in maniera seria ed affidabile con i Sindacati di categoria per contemperare le esigenze della CE al sentito interesse nazionale. Il testo del ddl che scaturirà sarà il più condiviso possibile tra Governo e Sindacati.

Il cardine del ragionamento nella interlocuzione tra Governo e CE è stato quello del concetto di non limitatezza della risorsa e del mercato aperto. In questa ottica è stato individuato un percorso condiviso e definito dalla Barracciu su un "doppio binario": da un lato aprire ai bandi per nuove concessioni (circostanza questa condizionata da una rapida acquisizione di dati certi sugli ampi tratti di litorale del nostro Paese ancora disponibili per nuove concessioni ed in grado di produrre investimenti e nuova occupazione); dall’altra il riconoscimento di un congruo periodo transitorio per le concessioni oggi vigenti.

Su tutti gli altri parametri in gioco, durata, indennizzo, sdemanializzazione, canoni, facile/difficile rimozione, utilizzo della battigia, "premialità" derivante da professionalità e competenza, tutti temi trattati con perfetta chiarezza dai Presidenti Riccardo Borgo (SIB-FIPE/Confcommercio), Cristiano Tomei (CNA - Balneatori), Fabrizio Licordari (ASSOBALNEARI ITALIA - Confindustria), Vincenzo Lardinelli (FIBA - Confesercenti) e Giorgio Mussoni (OASI - Confartigianato), la Barracciu ha accolto la proposta che i prossimi incontri siano di natura ancor più strettamente tecnica.

In maniera più immediatamente stringente sono stati, inoltre, trattati i seguenti argomenti:

-inapplicazione da parte dei Comuni della recente giurisprudenza relativa alle procedure di incameramento;

-posizione debitoria delle aziende pertinenziali per le quali è stata richiesta con forza che in sede di conversione in legge dell’ultimo Decreto Milleproroghe, si sospenda ogni azione per questi concessionari;

-richiesta al Governo di costituzione in giudizio davanti alla Corte di Giustizia Europea al fine di difendere la legge dello Stato sulla proroga delle concessioni demaniali al 2020.

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