L’associazione Metoxé, in occasione del mese di novembre dedicato alla violenza sulle donne, organizzerà il 23 novembre alle ore 20 presso il Frantoio Ipogeo di Sannicola la mostra fotografica "Ma donne" di Maurizio Sacqegno, e il 24 novembre, dalle ore 10 alle ore 13, in Piazza della Repubblica la manifestazione"Scarpe rosse" ,in collaborazione con l’associazione Ionia e con l’intervento musicale di Ylenia Giaffreda. Il primo evento consisterà nell’esposizione di diverse tele fotografiche che hanno come oggetto delle donne violentate e abusate; la mostra sarà accompagnata dai racconti di violenza della scrittrice Nadia Marra.

Il secondo evento prende spunto dall’idea dell’artista messicana Elina Chauvet: un’ ondata di scarpe di colore rosso o dipinte di rosso, sistemate per le vie, nelle piazze, vicino ai monumenti delle città per dire stop alla violenza di genere; l’effetto finale è quindi quello di un "corteo" di donne assenti perché cancellate dalla violenza. In particolare, il progetto rimanda alla situazione di Ciudad Juárez, città di frontiera nel nord del Messico dove, a partire dal 1993, centinaia di donne vengono rapite, stuprate e assassinate. All’inizio si tratta di poche decine di ragazze che poi diventano centinaia e infine una cifra nebulosa e indefinita, tenuta in scarsa considerazione dalle autorità. A Juárez, città che divora le sue figlie, è stato utilizzato per la prima volta il termine femminicidio. Ed è qui che, nel 2009, "Zapatos Rojos" ha preso vita, con un’installazione composta da 33 paia di scarpe. È da qui che il progetto è partito per dirigersi verso altre città del mondo, arrivando per la prima volta in Europa, a Milano, il 18 novembre 2012, e poi a Genova, Lecce e Torino.

La violenza sulle donne è un tema destinato a rientrare nelle tante attività di comunicazione culturale promosse da Metoxé, con l’obiettivo di divulgare al grande pubblico degli aspetti delicati ma molto importanti della vita sociale e civile di oggi, poiché basati su una sana educazione sentimentale e sul rispetto e la difesa della figura femminile.