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Data: 08/05/2013 - Ora: 13:26
Categoria:
Lifestyle
La questione torna a galla dopo il rifiuto da parte del Vice Sindaco Tessitore
La notizia risale allo scorso Marzo. Carmen Tessitore, vicesindaco di Lecce con delega alle politiche familiari, aveva detto "No al registro per le Unioni Civili" con buona pace di chi, proprio in quei giorni partiva da Lecce (l’Associazione Between Onlus) con una campagna "per un matrimonio di tutte e di tutti".Qualche mese dopo, giunge il commento dei parlamentari del Movimento 5stelle che, a quanto pare, non ci stanno.
"Lecce, città regina della cultura, veste un lungo strascico d’ ipocrisia e miope perbenismo, che di fatto ci separa nettamente dalle civilissime città d’Europa che ci candidiamo a rappresentare come "Capitale del 2019-" comunicano in una nota spiegando di pretendere le scuse del vicesindaco - Eppure basterebbe uscire dal "Palazzo" e dai "salotti" per rendersi conto finalmente che la società che si ha davanti è molto più avanti della politica. Ma bisognerebbe disfarsi del radicato borghesismo di matrice cattolica che porta anche la politica a rivelarsi, a tratti, omofoba e intollerante."
Il Movimento 5 stelle della città spiega di non poter accettar questa presa di posizione da parte della Tessitore, anche perché nelle scorse amministrative "L’Istituzione del Registro delle coppie di fatto anche omosessuali" è stato uno dei punti all’ordine del giorno per il Movimento. In più tra le prime tre proposte di legge del M5S in Senato, è stata presentata la "Modifica al codice civile in materia di eguaglianza nell’ accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso" promossa da L. A. Orellana (nata dal Progetto Equal del M5S del Piemonte) e sottoscritta dai leccesi senatori Barbara Lezzi, Daniela Donno, Maurizio Buccarella.
"E’ inammissibile che il vicesindaco si attribuisca il diritto di stabilire a nome di tutti, quale diritto "possa o non possa trovare cittadinanza" in base alla proprie convinzioni personali. I diritti civili e di dignità affettiva non possono essere affrontati "eticamente", la dignità appartiene all’uomo e non può essere concessa o negata" proseguono.
Per finire, quindi chiedono all’amministrazione comunale, che venga istituito il Registro per le Unioni Civili, (cosi come già accaduto nel capoluogo pugliese e in molte importanti città italiane), e che il Sindaco si faccia garante sin da subito, intervenendo a tutela di tutti, soprattutto dei cittadini meno garantiti dai ritardi legislativi. Per questo, il M5S di Lecce, con il sostegno dei suoi portavoce parlamentari, chiede espressamente le scuse del Vice Sindaco Carmen Tessitore
Autore: Chiara De Carlo
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