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Data: 13/05/2014 - Ora: 17:10
Categoria:
Politica
Un plebiscito contro l'intitolazione all'assessore repubblicano, vittima di mafia (locuzione usata dal Ministero dell'Interno)
Ci sono simboli e simboli, alcuni senza alcun effetto pratico, altri di grande portata e impatto sulla vita quotidiana. E le morti violente lo sono, sempre, di forte impatto. Onorata il giorno dell'anniversario della sua morte, dimenticata il giorno in cui doveva essere votato un ordine del giorno sull'intitolazione della Sala Consiliare del Comune di Nardò a Renata Fonte, la donna repubblicana, consigliere comunale assassinata il 31 marzo1984. Il primo cittadino ha proposto il ritiro della mozione. Hanno votato a favore del rinvio e quindi contro la proposta di intitolazione in 10, a favore solo 4 e in 3 si sono astenuti. Per l'intitolazione, a parte il proponente, il consigliere Mellone, hanno votato i colleghi Maccagnano, Capoti e Calabrese. La sensazione, per chi assiste incredulo, è che alcuni morti vengano ammazzati più volte.
Un plebiscito quello contro l'intitolazione all'assessore repubblicano, vittima di mafia (locuzione usata dal Ministero dell'Interno) che non può non richiamare alla memoria "le pedate di Dio" che don Ciotti rivolse ai neretini.
In aula il grido del consigliere Mellone: "Ho più volte affermato (ma probabilmente non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire) che nulla ha a che fare, a mio modesto avviso, l'omicidio di Renata con la battaglia per la creazione del Parco di Portoselvaggio i cui meriti vanno riconosciuti e ascritti ai tanti che facevano, prima del 1980 (anno di istituzione del Parco) attività politica, associativa e ambientalista. Discorso differente va fatto per le successive lottizzazioni contro cui Renata sicuramente si battè, insieme ad altri, a partire dal 1982 (anno della sua elezione in Consiglio comunale). La domanda da porsi è: Renata Fonte sarebbe stata uccisa se non fosse stata impegnata in politica? Sarebbe stata uccisa se non fosse stata amministratrice di questo Comune? Le risposte, a me e a tutta la cittadinanza, paiono ovvie come ovvio dovrebbe essere il vostro voto se non foste offuscati da logiche becere da Monopartito, dall'ossessione dell'esposizione mediatica del sottoscritto, divenuta ormai un problema per chi era abituato a non avere oppositori. La state uccidendo un'altra volta, state tentando di cancellarne il ricordo ma la Nardò migliore, ancora una volta, si ribellerà ".
Autore: Maria Nocera
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