Nessuna notizia dei due pescatori gallipoli dispersi nelle acque di Pescoluse. Le ricerche continuano ma non hanno portato ad alcun risultato e con il passare del tempo si affievoliscono le speranze di trovarli vivi. "Vorremmo avere almeno un corpo da seppellire e sulla cui tomba poter piangere" dicono i familiari dei due sfortunati. La tragedia è di tre giorni fa quando tre pescatori, di cui due padre e figlio, Fabrizio e Cosimo Piro decidono di andare a pesca "per portare un pezzo di pane a casa", malgrado le condizioni del tempo non volgessero al meglio, non era la prima volta che decidevano di uscire fidandosi anche della tanta esperienza.

Questa volta il destino ha deciso diversamente e in un batter d'occhio si sono visti rovesciare in mare tra le onde alte. Uno dei uomini è scomparso subito alla vista, Damiano Tricarico, inghiottito dal mare grosso, mentre gli altri due, padre e figlio hanno cercato di raggiungere la riva pian piano fino a quando un'onda forte ha strappato, dalle braccia del figlio, il padre inerme. E da quel momento anche lui è scomparso alla vista del figlio sopravvissuto. Il figlio è riuscito, dopo tante ore a raggiungere la riva e a chiedere aiuto e chissà con quale morte nel cuore e le immagini negli occhi nell'aver perso il padre, portandosi con sè rimorsi indicibili. E' la dura legge del mare e anche la dura legge degli uomini, ai quali, spesso, non viene data la seconda possibilità di portarsi in salvo.