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Data: 14/01/2016 - Ora: 17:09
Categoria:
Economia
Questa mattina un sit-in di protesta e un incontro con Vito Gigante
Sono almeno un centinaio gli infermieri che hanno chiesto di essere trasferiti a Lecce ma che non riescono ad ottenere il "nulla osta" dall’azienda dove lavorano. Una situazione che crea doppio disagio: al personale che deve continuare a praticare il pendolarismo, con aggravio di spese e di tempo e alla Asl di Lecce che è a corto di infermieri.
Eppure la delibera 2092 della giunta regionale parla di definizione delle procedure di mobilità entro il 1^ febbraio 2016. Solo che, si era detto, bisognava ottenere le deroghe per le assunzioni dal ministero.
Oggi si scopre, rileggendo in modo appropriato la delibera della regione, che le deroghe non occorrono più perché intanto la Asl di Lecce è uscita dal "Piano di rientro" che ne limitava l’operatività. «Oggi – ha confermato lo stesso direttore amministrativo della Asl, Vito Gigante, presente all’incontro con i lavoratori, insieme al capo del personale Domenico Morelli - basta semplicemente che le Asl rispettino il limite di spesa imposto».
Per questi motivi questa mattina un nutrito gruppo di operatori sanitari inseriti nella graduatoria della mobilità regionale, hanno protestato presso la direzione generale della Asl leccese.
«L’altro giorno è stata fatta una riunione in assessorato e non si è giunti a un accordo su quando sbloccare questi "nulla osta" – ha spiegato Gianni Palazzo, il segretario di Usb che supporta la protesta – Nessun ente ha ancora dato il via libera, né l’azienda Policlinico di Bari, né le Asl di Taranto e Brindisi.
E aggiunge, «Quindi l’ azienda Policlinico in questo momento può dare il "nulla osta" e sostituire il personale che perde assumendo, come dice la delibera 2092, dalla graduatoria di concorso presente in regione. Una di queste è quella della Asl di Brindisi dove ci sono circa 500 persone che possono essere chiamate dalle altre Asl per essere assunte».
Dopo questi chiarimenti, che hanno ribadito i loro diritti, i lavoratori si recheranno in delegazione presso il Policlinico a Bari per chiedere al direttore generale Vitangelo Dattoli il rilascio del "nulla osta" alla mobilità.
«Parliamo di quasi 70 persone – fa sapere Palazzo – che con quelli di Taranto sono circa 100 infermieri professionali che nelle prossime settimane dovrebbero prendere servizio presso la nostra Asl».
Autore: Salute Salento
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