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Data: 28/08/2019 - Ora: 12:45
Categoria:
Cultura
Al via la ottava edizione
È il più grande evento in Puglia dedicato alle tematiche ambientali, quest’anno incentrato interamente sui cambiamenti climatici e le sue connessioni con i territori, l’agricoltura, le migrazioni, le politiche predatorie nei Sud del mondo, Salento compreso. La Notte Verde torna a Castiglione d’Otranto, con tre giorni di preludi, dal 28 al 30 agosto, e la grande festa di sabato 31.
Caratura internazionale, accessibilità e sostenibilità ambientale (è evento ecofesta) segnano in maniera cruciale questa ottava edizione, organizzata dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino, con il patrocinio del Comune di Andrano e il coinvolgimento di un centinaio di realtà nazionali ed estere, come Salento km0, Cospe Onlus, Free Home University, Parco Otranto-Leuca, Istituto Oikos, Fondazione Langer e molti altri.
Tanti laboratori per grandi e bambini, tanti momenti di spettacolo ma soprattutto tanti nomi autorevoli, che si confronteranno nei 18 dialoghi della quattro giorni. Novità assoluta è la prima "Scuola dei Beni Comuni" che si terrà nei pomeriggi dei preludi presso il "Mulino di comunità" e sarà coordinata da Massimo De Angelis, docente di Economia politica e sviluppo presso la University of East London, autore di Omnia Sunt Communia. Tra gli altri, poi, ci saranno Babi Badalov, artista azero rifugiato politico in Francia, e i giovani di Friday for Future Italia, il movimento ispirato da Greta Thunberg, ospiti del 28 agosto; il 29 agosto sarà la volta di Grammenos Mastrojeni, diplomatico e vicesegretario generale dell'Unione per il Mediterraneo-responsabile per l'azione climatica, e delle comunità rurali del nord Albania che fanno parte dell’ "Alleanza per lo sviluppo e la valorizzazione dell’agricoltura familiare" portata avanti dal Cospe. Il 30 agosto, si alterneranno Angelo Giordano, colui che ha recuperato migliaia di semi antichi in Puglia; i tre parchi Otranto-Leuca, Torre Guaceto e Litorale Tarantino Orientale; Jackson Senteu Kanai, agronomo masai proveniente dal Kenya e che terrà una conferenza sui furti di terra in Africa. Ospite d’onore della serata finale, invece, sarà il saggista ed economista Guido Viale, impegnato nel dialogo "Cambia il sistema, non il clima" con Michele Carducci, docente di Diritto climatico presso UniSalento e presidente onorario Notte Verde 2019.
«Si tratta di un tema complesso, che ha bisogno di essere affrontato senza semplificazioni – spiegano da Casa delle Agriculture Tullia e Gino – ed è quanto ci ha ricordato anche l’ultimo rapporto "Cambiamento climatico e territorio" del comitato scientifico dell'Onu sul clima, l'Ipcc, diffuso agli inizi del mese: se si persevera in questo andazzo, aumenteranno siccità e fame. A farne le spese, ancora una volta, saranno gli ultimi, le popolazioni più povere di Africa, America e Asia, sempre più esposte a guerre, nuova colonizzazione e migrazioni. Anche il Mediterraneo rischia grosso. Deve cambiare il paradigma, specie quello energetico, passando da un’economia dei fossili accentrata nelle mani di pochi colossi a un sistema di poteri diffusi nelle comunità. Un decentramento che, come ci indica Guido Viale, finirebbe per investire tutti gli altri settori portanti dell’economia: agricoltura, alimentazione, mobilità, costruzioni, gestione delle risorse, assetto del territorio».
La conversione ecologica richiede "scelte radicali" ed è questo lo slogan scelto per questa edizione, resa accessibile a portatori di altre abilità, neomamme e donne incinte, proprio perché nessuno resti indietro (qui il programma completo: https://casadelleagriculture.wordpress.com/2019/08/16/notte-verde-2019/).
Il programma del primo giorno, mercoledì 28 agosto
Parco Renata Fonte, a Castiglione, accoglierà il vernissage di apertura ai preludi alla Notte Verde, mercoledì 28 agosto alle ore 17.30. Lì verranno inaugurate le nuove opere della collezione comune "Murali Rurali", realizzate da Babi Badalov e dal duo Environment (Russia/Gambia), frutto di un laboratorio in corso da otto giorni, curato da Alessandra Pomarico per Free Home University e con il supporto di Regione Puglia e Musagetes. Badalov ha lavorato con altri migranti che vivono nel Salento su un grande murales che dà il benvenuto ai rifugiati di ogni dove. Artista azero, rifugiato politico in Francia, è noto in tutto il mondo per la sua capacità di usare una lingua visiva, che fonde le altre lingue, le altera, crea distorsioni, ripetizioni, neologismi, idiomi straniati, lasciando il passante dubbioso o intrigato. Una strategia per guadagnare l’attenzione: «Nel mio lavoro – spiega Badalov - cerco di distruggere la scrittura come esercizio formale, non sono interessato al purismo, perché la lingua può essere mezzo per stabilire e mantenere il potere e per escludere». Una nuova lingua, dunque, in cui gli errori sono voluti per rappresentarne l’uso meticciato e svelare i passaggi dolorosi, la tragedia dei migranti, il percorso dei rifugiati, ma anche la veemenza della lotta politica, l’impegno nel rifiuto del razzismo.
Dalle 18.15 alle 20.15, poi, si terranno in contemporanea i sette laboratori di Scuola delle Agriculture, in collaborazione con il progetto "Costruttori di Futuro" promosso da Istituto Oikos Onlus e Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo: la Scuola dei beni comuni con Massimo De Angelis; L'asino che vola, laboratorio interattivo con asini per bambini e per persone con altre abilità, a cura di Patrizia Ponzio, ricercatrice UniTorino; Parla come mangi, corso di scrittura rurale curato da Luisa Ruggio; L’Africa insegna: recuperare l’acqua e coltivare in aridocoltura, workshop con Jackson Senteu Kanai, agronomo Masai responsabile agricolo ong Karibuni- Langobaya, Kenya; Erbe officinali, laboratorio didattico dalle piante alle creme a cura di Noemi Bottasso, esperta in erboristeria e naturopatia; Trame e intrecci, workshop di Isabella Faggiano (stilista, scenografa e costumista) a cura di Free Home University; Re/Lax: Lab of recycled wood axis, dalle 10 alle 18, progettazione e realizzazione di sedute per spazi pubblici con riutilizzo di legno di scarto, promosso da BiEM, progetto architettonico e tutoraggio a cura di Suhd Studio.
Alle 20.30, in zona Trice (via Depressa), Giovanni Damiani, rappresentante della Fondazione Langer di Bolzano, terrà la lectio di apertura "Alexander Langer, la terra in prestito", sulla figura del grande politico e pacifista italiano alle origini dell’ecologismo europeo. Alle 21.15, "Azerbaijan, gasdotto e diritti umani" sarà il tema dell’intervista a Babi Badalov, artista nato nella terra da cui proviene il gasdotto Tap e nella quale non può più tornare in quanto omosessuale. Badalov è da molti anni rifugiato politico a Parigi.
Alle 21.45, si prosegue con "Non c'è un pianeta B: Greta e i giovani per il clima": è il dialogo, moderato dalla giornalista Valentina Murrieri, con Giorgia Mira e Marco Modugno, esponenti di Friday for Future Italia, il movimento dei giovani ispirato dall’attivista svedese 16enne capace di parlare dell’urgenza climatica al mondo e di scuotere i potenti della terra. Alle 22.30, si chiude con il concerto "RRETECATE", live di Enzo Marenaci e Antonella dell’Anna con Aldo Nichil, Piero Luigi Conte e Tonio Panzera. Saranno presenti un punto ristoro e area giochi per bambini.
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