Daniela Serini è la neo delegata provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Taranto, eletta all’unanimità dall’Assemblea dei delegati. Sostituisce il martinese Giuseppe Caroli che ha guidato i giovani imprenditori di Coldrietti Taranto negli ultimi 3 anni.
Nata il 14 novembre 1995 a Bari e residente a Laterza, in provincia di Taranto, ha conseguito il diploma di perito informatico nell’anno 2013/2014 all’istituto tecnico industriale statale "Pentassuglia" di Matera. Da anni impegnata attivamente nell’azienda di famiglia, è divenuta presto punto focale dell’impresa agricola - interamente certificata ‘bio’ - che si estende su una superficie di 50 ettari. Daniela produce uva da vino e latte di capra che trasforma in ottimo formaggio.

"Dobbiamo saper cogliere le opportunità offerte dal cambiamento in atto – ha dichiarato la neo delegata Serini ai giovani riuniti in Assemblea - e intercettare i differenti passaggi della filiera con regole certe dettate dalla stessa agricoltura e con imprenditori capaci di adeguarsi alla richieste dei consumatori cambiando, talvolta, addirittura attività produttiva. Il processo di rigenerazione del settore agricolo che ha nei giovani imprenditori gli attori principali – ha concluso - va accompagnato da mirate azioni incentivanti che diano risalto alle professionalità esistenti e promuovano un nuovo modo di fare impresa".

Il 35 percento delle imprese agricole pugliesi è condotto da giovani; le giornate di lavoro in cui sono impegnati lavoratori agricoli tra i 20 ed i 40 anni sono 4.907.478, quasi la metà rispetto al totale di 11-12 milioni di giornate lavorative l’anno (pari al 15% del totale nazionale). Numeri ragguardevoli per un settore che ha vissuto nei passati decenni un processo di invecchiamento che pareva inarrestabile.
"Per l’agricoltura e l’agroalimentare di Puglia sono necessarie grandi professionalità. Diventare imprenditore agricolo – ha detto il Presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo - deve essere considerata, oggi, un’enorme opportunità, in cui si deve dimostrare quotidianamente il coraggio di ‘voler fare impresa’, ridisegnando il momento agricolo e contribuendo in maniera forte, efficace e trasparente a creare una filiera agricola tutta italiana".