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Data: 03/04/2017 - Ora: 09:01
Categoria:
AttualitÃ
Tutto rientrato
Allarme già rientrato, nessun ferito. Sabato notte, intorno alle 3,50, il tecnico di guardia nel Laboratorio analisi dell'Ospedale di Galatina ha dato l'allarme per un incendio divampato all'interno dei locali delle analisi chimico-cliniche. Immediatamente il personale in servizio ha allertato vigili del fuoco, carabinieri, polizia di Stato e vigili urbani, mentre sul posto è giunto il direttore medico dell'ospedale, Giuseppe De Maria, assieme al personale dell'Area tecnica.
Il direttore medico, vista la presenza di fumo e per prevenire qualsiasi rischio, ha disposto precauzionalmente l'evacuazione di tutti i degenti del Reparto di Pediatria (torre "D") e del Nido (torre "C"), posti al terzo piano rispetto al luogo dell'incendio, che è al piano terra della torre "C". I piccoli pazienti sono stati messi al sicuro nel Pronto Soccorso, grazie all'intervento del personale sanitario reperibile nei reparti e di parte di quello dello stesso Pronto Soccorso, e al posizionamento di un'ambulanza, per maggior sicurezza, in corrispondenza della scala antincendio del corpo "D" nella cosiddetta "area di calma".
In questa zona sono stati accolti, invece, i pazienti deambulanti della Geriatria (torre "D"), Cardiologia (torre "D") e Chirurgia e Ostericia (torre "B"), reparti evacuati solo parzialmente. I pazienti allettati sono stati sistemati in prossimità delle vie di fuga, per ogni eventualità . L'evacuazione si è svolta con molta calma e collaborazione da parte dei degenti, anche in virtù del fatto che il personale sanitario è formato per poter affrontare situazioni del genere, avendo svolto simulazioni che prevedono l'uso delle attrezzature anticendio. Per non interrompere il servizio analisi, si è poi deciso di utilizzare i laboratori più vicini degli altri ospedali per le urgenze interne ed esterne.
Nel frattempo, il dr. De Maria, da subito, ha potuto verificare direttamente, salendo dalla scala "B" del corpo "A", il perfetto funzionamento del sistema antincendio, con l'avvenuta attivazione dell'allarme sonoro in tutto l'ospedale e l'avvenuta chiusura automatica delle porte tagliafuoco, circostanza che ha permesso ai vigili del fuoco di domare l'incendio in breve tempo. Rientrato l'allarme, dispersi i fumi e ripristinate le condizioni di sicurezza, il direttore medico ha deciso – d'intesa con i vigili del fuoco - di far rientrare i pazienti in reparto. Il luogo dell'incendio è stato chiuso e interdetto all'uso, assieme ai locali immediatamente sovrastanti (che ospitano studi medici di Cardiologia), in modo da poter rilevare eventuali danni strutturali, oltre a quelli subiti dal locale e dalle strumentazioni andati a fuoco. Sulle cause che hanno provocato l'incendio sono in corso accertamenti, ma i vigili del fuoco hanno avanzato una prima ipotesi legata ad un possibile corto circuito. L'incendio è stato comunque circoscritto ad un solo locale, in cui si è sviluppato più fumo che fiamme, sostanzialmente contenute dall'uso di materiali autoestinguenti.
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