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Partecipate. Cgil Lecce: dirigenti non hanno volontà di trovare soluzioni

Data: 13/03/2015 - Ora: 08:41
Categoria: Economia

partecipate

Arnesano – Fragassi: "Sconcertati davanti a evidente assenza di volontà dei dirigenti delle Partecipate di ricercare con urgenza soluzioni e rispettare impegni presi"

Potrebbe essere il gioco delle tre carte oppure il più classico scaricabarili. Questo sembra nel leggere le dichiarazioni che vanno dal padre delle Riforma, Graziano Delrio quando dice che sono le Regioni a dover assorbire servizi e costi delle partecipate, al Presidente della Provincia che lo vede allo stesso modo, alla Regione che chiama in causa la provincia alle parti sociali che accusa i dirigenti delle partecipate a disinteressarsi del problema e a trovare le soluzioni. "Lo scorso 9 marzo,- dicono dalla Cgil Lecce -- eravamo usciti dalla riunione a Bari sul problema delle Partecipate della Provincia di Lecce con l’impegno, da parte degli amministratori delle aziende, di conferire alla Regione i bilanci degli ultimi tre anni, e altra documentazione, al fine di individuare le soluzioni più adeguate.

Oggi, ci giunge notizia, che la documentazione richiesta dagli uffici regionali non è stata ancora inviata. Ci chiediamo a questo punto: a che gioco stiamo giocando? In attesa di una risposta da parte di chi rappresenta l’amministrazione delle Partecipate, noi rispondiamo che non ci piace giocare con il destino di centinaia di lavoratori e di famiglie del nostro territorio". In realtà, la regione aveva detto ai dirigenti delle partecipate di consegnare i bilanci degli anni scorsi dal 2012 in poi e il preventivo dell\'attuale per poter valutare l\'avvio di cassa integrazione o solidarietà.

"La Cgil e la Filcams, - continua il sindacato - con grande senso di responsabilità, stanno cercando di portare avanti in maniera condivisa il delicato percorso sul territorio della riforma Delrio. Siamo, per questo, sconcertati davanti alla evidente assenza di volontà da parte dei dirigenti delle Partecipate di ricercare con urgenza delle soluzioni e di rispettare gli impegni presi. Evidentemente hanno già deciso quale futuro avranno i lavoratori e forse non vogliono agevolare la ricerca di soluzioni per salvaguardare i loro posti di lavoro.

Questo è secondo loro un comportamento responsabile e rispettoso dei lavoratori e del territorio?"

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