Finite le elezioni, giochi fatti? Questa volta no. Perchè nonostante siano passati più di quindici giorni, ancora oggi la questione seggi appare aperta. E’ una complicata questione di conti. Togliere un seggio qui, darlo là. Uno in più a quel partito in quella regione, uno in meno a quell’altra. Insomma, un’incredibile confusione che probabilmente, lascerà a terra qualche vittima.

A farne le spese, con buone probabilità sarà proprio un salentino, Roberto Marti, candidato del Popolo della Libertà.
Marti, risultati alla mano, aveva gioito per la sua elezione, ma in realtà, dopo diversi giorni è venuto fuori che c’è poco da gioire a causa di un probabile errore del Ministero degli Interni nel calcolo di attribuzione dei seggi.
Il Pdl, a causa dell’errore, perderebbe un seggio in Puglia (Marti appunto) e lo guadagnerebbe in Sardegna. Sel, a parti inverse, lo perderebbe in Trentino e lo guadagnerebbe in Puglia, con l’elezione di Arcangelo Sannicandro.
Marti, che di suo non è mai stato particolarmente attivo sui social network, se non le due settimane prima delle elezioni, non ha commentato la questione tramite Facebook, ma ha lasciato come immagine copertina il suo ringraziamento agli elettori "Non vivo per me, ma per la generazione che verrà. Grazie a tutti". Dimenticando, tra le altre cose, di specificare che la frase virgolettata è di Vincent Van Gogh.
Differente la situazione sulla bacheca Facebook di Arcangelo Sannicandro di Sel. Per lui, gli auguri degli altri utenti che gioiscono per Sannicandro anche perchè la sua elezione è scaturita in primis dalla scelta di Vendola di restare in Regione. Scattata automaticamente quindi la sua elezione.
Si attendono i risultati certi. Intanto, gli elettori e i candidati, attendono.