Dopo infinite denunce di ambientalisti e cittadini, si è verificato quel che molti si aspettavano da tempo e cioè il sequestro per deturpamento ambientale. Succede a Miggiano nel territorio di Santa Cesarea Terme, su di una delle più belle cale e scogliere del Salento. La baia è stata sequestrata dagli uomini del Corpo forestale dello Stato, per disposizione della procura di Lecce. Nell'area sono in corso lavori per il consolidamento del costone roccioso. Sul registro degli indagati sono finite tre persone. Il sospetto degli inquirenti è che le opere realizzate non siano finalizzate al consolidamento roccioso del litorale ma a realizzare piattaforme che possano favorire insediamenti di tipo turistico-balneare.

Nella zona, negli ultimi anni, sono stati numerosi gli interventi di sbancamento del costone roccioso che hanno già portato alla nascita di due strutture ricettive. Dalla primavera dell'anno scorso si stanno facendo altri lavori, che - sospettano i magistrati inquirenti - nasconderebbero in realtà anche altri fini. L'indagine è volta ad accertare se i lavori, realizzati con fondi Cipe, per tre milioni di euro, siano in regola con gli strumenti urbanistici e se siano in relazione con lo sfaldamento del costone roccioso.