L’assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, Loredana Capone, scrive al Presidente della Provincia di Taranto in merito agli esami di abilitazione all’esercizio delle attività professionali di "guida turistica" e "accompagnatore turistico": l’invito è nuovamente a sospendere la procedura in corso.

Già nelle riunioni di coordinamento tenute nel mese di marzo presso la sede dell’Assessorato regionale, infatti, preso atto delle difficoltà rappresentate dalle altre Province e dalla stessa Città metropolitana, era stato richiesto espressamente alla Provincia di Taranto di sospendere la procedura avviata in vista dell’imminente approvazione del ddl di completamento del processo riordino delle funzioni provinciali e della conseguente emanazione di un bando regionale.
"La nota del 20 aprile pubblicata sul sito istituzionale della Provincia di Taranto – scrive l’assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone - sollecita ancora una volta un mio intervento chiarificatore. Ribadisco l’invito a sospendere la procedura. La Regione Puglia assicura sin d’ora la più ampia collaborazione perché non vengano pregiudicate le ragioni di coloro che hanno presentato istanza di partecipazione alla procedura avviata dall’Ente nei termini prestabiliti".
"Non un boicottaggio – prosegue – ma un’azione tesa a salvaguardare gli equilibri tra i vari enti provinciali, garantendone pari dignità e senza mai perdere di vista l’obiettivo principale: soddisfare le aspettative del territorio con una procedura che, in tempi ragionevolmente brevi, immetta sul mercato nuove guide e accompagnatori turistici adeguatamente preparati".
Una scelta voluta anche al fine di evitare una serie di criticità: l’intero costo è posto a carico dei partecipanti, buona parte dei quali sono soggetti in ricerca di prima occupazione e, quindi, sprovvisti di reddito; non viene data la possibilità di svolgere l’esame suppletivo di lingua, con il rischio di porre sul mercato guide e accompagnatori che difficilmente potranno esercitare la professione sull’intero territorio nazionale senza incorrere in sanzioni.