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Raccolta vetro. La Puglia indietro ma Lecce fa bene

Data: 09/10/2014 - Ora: 12:35
Categoria: Economia

vetro

Il Sud prende lo slancio sulla raccolta del vetro+8,3% rispetto al 2012 ma si può fare ancora di più

La raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in vetro in Italia nel 2013 ha raggiunto una media di 28,9 kg per abitante, con sensibili variazioni nel suo funzionamento tra il Nord, il Centro e il Sud.
Proprio quest’ultimo, tuttavia, che fino a pochi anni fa conferiva quantitativi per abitante molto bassi, sta assistendo ad un recupero progressivo di comportamenti virtuosi e nel 2013 ha registrato nelle sue regioni il più consistente balzo in avanti nella raccolta del vetro, con un +8,3% rispetto all’anno precedente, arrivando ad una media di 17,8 chilogrammi per abitante l’anno, un quantitativo ancora lontano dai 28,9 chilogrammi della media nazionale, ma che dimostra come si sia imboccata una strada che permetterà di raggiungere risultati rilevanti.Casi di successo al Sud, che testimoniano come ci siano ampi margini di crescita, si riscontrano in città come Salerno, che da anni ha raggiunto e mantiene risultati di eccellenza assoluta a livello nazionale, e Cosenza, che in pochi mesi ha colmato il proprio ritardo e raggiunto il 52% di raccolta differenziata.


In Puglia, dove la raccolta media è di 13,3 kg per abitante, 4,5 in meno rispetto a quella del Sud in generale, abbiamo situazioni diverse. In Provincia di Bari, ad esempio, la raccolta del vetro è di 12,6 kg per abitante, poco al di sotto della media regionale. A Lecce e Provincia, invece, si registra una punta di 16,4 kg per abitante, ben al di sopra della media regionale e non lontana da quella del meridione nel suo complesso. I dati dimostrano, dunque, che ci sono in Regione ancora ampi margini di crescita per la raccolta differenziata degli imballaggi in vetro e realtà che hanno già scoperto l’opportunità ambientale ed economica offerta da buoni risultati della raccolta differenziata.
È in questo contesto che si colloca il Convegno "Raccolta differenziata del vetro, costo o opportunità?" promosso da CoReVe, il Consorzio per il Recupero del Vetro da imballaggi e da ANCI, l’Associazione dei Comuni d’Italia, per sottolineare tutti i benefici che una crescita della quantità e qualità della raccolta del vetro può garantire alle amministrazioni locali e ai cittadini.


La tavola rotonda di fine mattinata ha riunito allo stesso tavolo tutti gli attori che chiudono il cerchio delle responsabilità: i produttori industriali, rappresentati da CoReVe e Conai, riciclatori del rottame di vetro recuperato dai rifiuti raccolti e finanziatori degli oneri aggiuntivi incontrati dai Comuni per fare la raccolta differenziata, , la Regione che definisce le linee guida della gestione dei rifiuti sul territorio, le Amministrazioni locali che hanno la responsabilità diretta del sistema organizzativo per attuare una efficiente raccolta differenziata.

"La raccolta differenziata degli imballaggi in vetro è un esempio di gestione intelligente delle risorse del paese. Infatti non solo permette di preservare l’ambiente, rendendo marginale l’uso della discarica per i rifiuti di imballaggi in vetro, ma mette in grado l’industria di risparmiare energia e ridurre le emissioni di gas serra. I numeri della raccolta differenziata del vetro nel sud dell’Italia –ha affermato Franco Grisan, Presidente del CoReVe- ci dimostrano che ci sono ancora ampi spazi di miglioramento: sia per quel che riguarda le quantità intercettate che per la qualità del materiale raccolto che deve consentire il successivo riciclo. L’obiettivo di questo incontro è proprio quello di far emergere proposte e soluzioni concrete per superare le inefficienze e gli ostacoli che penalizzano cittadini e territori del Sud grazie anche alla consapevolezza di quanto è già stato fatto finora".
"L’ ANCI – ha dichiarato Nicola Nascosti, membro della Commissione Tecnica Paritetica ANCI-CoReVe - ha sottoscritto il nuovo Accordo con CoReVe per l’implementazione di sistemi sempre più virtuosi per la raccolta del vetro con la piena convinzione che, come avvenuto in passato, tale collaborazione porterà i frutti sperati. I dati in nostro possesso testimoniano infatti che il riciclo del vetro sta migliorando sia in termini di qualità che di quantità. I numerosi progetti presentati negli anni scorsi dai Comuni coinvolti, oltre a introdurre elementi di novità nei sistemi di gestione e recupero dei rifiuti in vetro, hanno contribuito anche ad un maggiore coinvolgimento dell’intera cittadinanza in questi processi virtuosi".
I benefici ambientali ed economici
Far crescere la raccolta differenziata laddove ci sono ancora margini e migliorarne la qualità permette di ottenere grandi benefici ambientali, ma anche economici.
Proprio il rottame di vetro raccolto, infatti, una volta trattato efficacemente e trasformato in Materia Prima Seconda, può essere riciclato infinitamente nelle vetrerie per la produzione di nuove bottiglie, e vasi ed il ciclo può essere ripetuto infinite volte realizzando quell’ "economia circolare", considerata dall’Europa il pilastro dello sviluppo sostenibile. Ma non solo. Aumentare la raccolta differenziata e migliorarne la qualità può portare risorse nelle casse dei comuni, oggi più che mai alla ricerca di una ottimizzazione nella gestione di budget sempre più contratti.
Il beneficio economico di un comune di 30.000 abitanti che raccoglie 29 kg/ab anno di vetro sarebbe pari a 201.000 euro l’anno (contributi CoReVe più risparmio dello smaltimento in discarica) mentre scende a 90.000 euro se la raccolta è di 13 kg/ab l’anno. I benefici per un comune di 100.000 abitanti arriverebbero a 670.000 euro con una raccolta di 29 chilogrammi per abitante ma di soli 113.000 con una raccolta di 13 chilogrammi. Nel 2013 la raccolta differenziata del vetro ha evitato agli italiani costi per lo smaltimento in discarica pari a circa 150 milioni di euro e corrisposto ai Comuni, tramite il sistema CoReVe, 46,5 milioni di euro.

Ma attenzione, affinché tutto ciò diventi la norma è necessario garantire che i sistemi adottati siano efficienti, che la gestione e l’organizzazione dei servizi siano efficaci ed economici e che anche i cittadini siano coinvolti ed informati in modo adeguato.
Uno dei grandi problemi irrisolti resta ancora, infatti, la qualità del rottame di vetro che arriva dalle raccolte differenziate. Spesso si trovano mescolate al rottame sostanze improprie che causano difetti sui nuovi contenitori. Questi nemici del riciclo si chiamano bicchieri di cristallo, piatti e tazzine di ceramica, pirex, lampadine, specchi. A causa di questi rottami "alieni", su 1.720.000 tonnellate di vetro che proviene dalle raccolte differenziate con un tasso di riciclo del 72,9%, 124.000 tonnellate devono andare in discarica. E la raccolta differenziata fatta male crea anche un danno economico: secondo l’accordo ANCI- CONAI se è eccellente il corrispettivo riconosciuto è 45,50 euro a tonnellata, se è pessima solo 5 euro alla tonnellata.

"E’ importante –ha concluso Grisan- che il Sud acceleri il suo pur buono trend di crescita, ma è anche importante insistere per una raccolta differenziata attenta e precisa che punti all’eccellenza, In questi sforzi i grandi attori sono i Comuni, ai quali CoReVe darà il massimo supporto possibile per il raggiungimento di obiettivi sempre più elevati.".

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