Esordio stagionale con vittoria per Campi, Trepuzzi e CUS Lecce, le tre squadre salentine impegnate nel campionato serie C di rugby. Nel girone 1, la Svicat Campi passeggia sul campo di Barletta contro i Draghi BAT, battuti per 6-52. Ben sette le mete realizzate per i campioti che dopo l'ondata di acquisti estivi del neo presidente Fabrizio Camilli, puntano dritti al salto di categoria. Partita con il risultato mai in discussione per i ragazzi di mister Spampinato, tecnico esperto che in passato ha guidato la nazionale militare. Unica nota stonata sono i troppi cartellini subiti: quattro gialli e uno rosso. Un nervosismo ingiustificato per una squadra forte in tutti i reparti che dovrebbe solo pensare a giocare, senza farsi trascinare dalle provocazioni dei giocatori avversari.

Il Trepuzzi, inserito sempre nel girone 1, vince sul difficile campo del Brindisi per 7-26. Partita in salita per i ragazzi di mister Scippa che subiscono l'iniziale meta trasformata dei brindisini ma riescono nel corso del match a ribaltare il risultato. I trepuzzini soffrono le dimensioni del campo, stretto e corto. Difficile in queste condizioni poter giocare alla mano e in velocità cercando di trovare il varco giusto nella difesa avversaria. Così, nonostante il continuo forcing, il Trepuzzi non riesce a siglare la quarta meta e non raggiunge il punto di bonus.
Nel girone 2, il CUS Lecce batte in trasferta per 19-34 il Messapia, faticando non poco contro un avversario che chiuse la stagione scorsa all'ultimo posto. I cussini hanno per larghi tratti del match il pallino del gioco ma concretizzano poco e sono lenti nel riposizionamento difensivo. Pecca che è costata tre mete. Solo la maggiore esperienza ha salvato gli universitari da una sconfitta che seppur alla prima giornata, poteva compromettere la vittoria finale del girone. Gli universitari, infatti, in classifica partono da una penalizzazione di otto punti per non aver assolto l'attività giovanile. Con questo macigno i ragazzi di mister Manta non possono permettersi nessun passo falso.

Foto di: Antonio Carlucci