Una mozione, quella di Vincenzo Toma, è il risultato dell'Assemblea dei delegati, documento che verrà portato sul tavolo delle trattative: nessuno escluso, le varie anime del partito si confrontino sulla nascita della nuova segreteria in modo che essa sia quanto più possibile lo specchio dei tanti iscritti ma che parli a tutti i cittadini e alle istanze sempre in continuo evolversi che giungono dal territorio.

"L'assemblea dei delegati della mozione Toma ha elaborato un documento politico-programmatico sul partito e sulle principali tematiche sociali, economiche ed istituzionali del Salento. Tale documento sarà proposto come base di discussione e di confronto con tutte le componenti del partito, sia quelle che si sono riconosciute nelle mozioni congressuali provinciali sia in quelle nazionali. I risultati del recente Congresso Provinciale e Nazionale ci consegnano una evidente domanda di cambiamento che va tempestivamente e coerentemente raccolta, con l’obiettivo di RICOSTRUIRE sul territorio una efficiente, moderna e radicata organizzazione nella quale si sentano protagonisti le nostre iscritte e iscritti. Un partito popolare, organizzato, aperto ai cittadini e alle istanze più dinamiche della società, ha bisogno di una intensa vita democratica e del coinvolgimento più largo di forze sociali e culturali.

E' nostro convincimento,infatti, che per rilanciare, in provincia di Lecce, l'azione politica del PD sia fondamentale ritornare a misurarci sul terreno della politica, dei contenuti e delle proposte. A questo noi siamo interessati: sgombrare il campo della discussione pubblica dal totonomi, mettere al centro della dibattito interno il tema di una ricomposizione unitaria del quadro politico locale, chiedere a tutte le energie straordinarie di cui dispone questo partito di mettersi in gioco, spogliandosi delle ormai strette casacche congressuali, per dare slancio unitario e vitalità alla proposta politica del PD salentino.

Questa riflessione e lo straordinario dato di partecipazione delle primarie per la scelta del segretario nazionale ci impongono, come Partito e come gruppo dirigente, l'urgenza di rimettere in campo tre parole d'ordine: unità, innovazione, cambiamento. Per far ciò noi crediamo che tutti debbano concorre al governo unitario del partito, al di là dei ruoli e delle declinazioni organizzative, e chiediamo al Segretario provinciale eletto di farsi promotore di un'iniziativa politica che provi a concretizzare tale auspicio. Solo attraverso uno sforzo collettivo e un confronto sui problemi e i contenuti il PD riuscirà a rappresentare, anche in Provincia di Lecce, una reale ed autentica speranza di cambiamento e di riscossa morale e civile.