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Data: 21/07/2015 - Ora: 10:18
Categoria:
AttualitÃ
Un malore durante la raccolta
Morire sulla terra rossa del Salento mentre si raccolgono pomodori. Il sole a 40 gradi e oltre non è da sopportazione umana eppure tanti poveri immigrati sono costretti lavorare per poche decine di euro. E' successo ieri, un senegalese è morto ieri mentre raccoglieva pomodori sulla Nardò-Avetrana, non lontano da S. Isidoro, a causa di un malore. "Si tratta del secondo morto nell'area di Nardò - scrive Yvan Sagnet - A pagare il prezzo dello sfruttamento bestiale sono sempre i poveracci mentre gli imprenditori, l'ispettorato del lavoro e le istituzioni locali se ne fregano".
Il cordoglio di Emiliano
"La scomparsa di Mohammed nelle campagne tra Nardò e Avetrana, sotto il sole cocente di questi giorni, ci rattrista e addolora". Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, esprimendo il cordoglio suo personale e a nome della Giunta dopo la morte di un operaio agricolo nelle campagne tra Nardò e Porto Cesareo.
"Si tratta dell’ennesimo incidente sul lavoro, questa volta ancora più angosciante per la dinamica, visto che il bracciante, cittadino sudanese, probabilmente è morto a causa del gran caldo che imperversa in questi giorni, ancor di più sensibile nei campi di pomodori del Salento dove stava guadagnando la giornata. Il tragico episodio ci ricorda che a svolgere determinati lavori sono in gran parte immigrati da Paesi lontani.
Mohammed aveva i documenti in regola e faceva proprio il bracciante per professione. Lo vogliamo ricordare a chi guarda a questi operai come ladri di lavoro, mentre con il loro sacrificio fanno funzionare pezzi di un’economia che vogliamo sempre più sana e sicura. Siamo sicuri che Magistratura e investigatori faranno luce sulle condizioni di lavoro in quella azienda agricola, perché a volte l’intreccio tra manodopera irregolare e poca chiarezza sulle imprese è fatale per gli anelli più deboli della catena".
Data: 22/12/2022
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