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Data: 11/02/2014 - Ora: 17:09
Categoria:
Politica
Sit in dei Giovani Democratici di Lecce
Sit-in informativo dei Giovani Democratici Salento per sensibilizzare l’opinione pubblica, sulla controversa legge "Fini-Giovanardi", questa mattina presso Porta Napoli a Lecce.
La Fini-Giovanardi è una legge che interviene sulla classificazione delle droghe, eguagliate di fronte alla legge, con la riduzione delle tabelle di classificazione delle sostanze da 4 a 2. In questo modo la distinzione tra "droghe leggere" e "droghe pesanti" nell’assegnazione della pena viene meno, con la conseguente equiparazione della cannabis all’eroina e alla cocaina. Strettamente legato alla Fini-Giovanardi è il sovraffollamento delle carceri con oltre 28.000 persone detenute in seguito all’applicazione di questa legge.
Il segretario provinciale dei GD, Luciano Marrocco , ha precisato che "i GD Salento hanno aderito alla campagna nazionale che si tiene proprio oggi11 febbraio, giorno in cui la Corte Costituzionale si riunisce per esprimere il parere di costituzionalità sulla Fini-Giovanardi. Abolire questa legge è un primo passo per affrontare il discorso legato alla legalizzazione delle "droghe leggere" e soprattutto il discorso sull’uso terapeutico della "cannabis", che vede proprio il Salento protagonista, grazie alla battaglia intrapresa da Lucia Spiri e Andrea Trisciuoglio, fondatori del primo "cannabis Social Club", e sostenuta anche dal sindaco di Racale Donato Metallo.
Anche dalla Regione Puglia è arrivato nei giorni scorsi il via libera alla coltivazione della cannabis per uso terapeutico, quindi ora tocca allo Stato fare la sua parte, così come noi oggi abbiamo voluto fare la nostra, affinché la "cannabis" non sia più sinonimo di delinquenza, anzi, siamo qui per ribadire che, intervenendo sulla Fini-Giovanardi è sicuramente il modo migliore per combatterla. Significa anche intervenire sulla delicata situazione in cui versano gli istituti penitenziari. Sono temi, quelli trattati dalla Fini-Giovanardi, che necessitano di una discussione seria, senza pregiudizi e lontani da una logica propagandistica, discussione che durante l’approvazione della legge da parte del governo Berlusconi, nl 2006, è mancata totalmente. Serietà imposta anche alla luce delle nuove sfide che la ricerca per la cura di alcune malattie ci pone davanti".
Anche la responsabile provinciale "legalità e sociale" dei GD, Greta Liaci, che ha curato la manifestazione, ha voluto ribadire le ragioni dello Stop ad una legge "sbagliata nel metodo e nel merito, poiché la repressione è la via sbagliata per affrontare questo tema.
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