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Tumori al colon-retto. In aumento nel Salento

Data: 06/10/2014 - Ora: 12:26
Categoria: Attualità

silvana leo

Lo screening nell'Asl di Lecce non è mai partito

Aumentano e preoccupano i casi di tumore del colon-retto. La diagnosi precoce è affidata allo screening dei soggetti a rischio, che nella Asl di Lecce non è mai partito.
Sono 542 i casi di tumore al colon-retto ogni anno in provincia di Lecce. Aumentano progressivamente e colpiscono 296 uomini e 246 donne. La mortalità si accanisce di più con le donne: ne muoiono 332, rispetto a 210 maschi.
In un seminario tenuto nei giorni scorsi al Polo Oncologico del "Vito Fazzi" sono state illustrate le strategie terapeutiche più recenti, per aggredire il tumore in fase di metastasi. Sono i farmaci biologici-molecolari, che hanno portato all’aumento della sopravvivenza fino a 30 mesi.


Ad organizzare l’evento l’oncologa del Fazzi Silvana Leo, coordinatrice di un gruppo multidisciplinare, che ha riunito oncologi, radiologi, radiologi interventisti, anatomopatologi e chirurghi. Sono i gruppi multidisciplinari organizzati nella "Rete Oncologica Leccese" (Rol) istituita a maggio 2013 e che in qualche branca non stanno funzionando.
«Oltre ad illustrare le attualità in campo oncologico come l’utilizzo dei farmaci biologici », ha spiegato la Leo, «l’obiettivo è quello di coordinare il gruppo di lavoro nel trattamento di questi pazienti, coinvolgendo più figure e lavorando in team».
La dottoressa Leo ha invitato a Lecce il dottore Giuseppe Aprile, del Dipartimento di Oncologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Udine, autore di numerose pubblicazioni internazionali sull’argomento.
«Oggi, grazie allo screening promosso dal ministero, riusciamo a diagnosticare i tumori in una fase largamente guaribile», ha detto il dottore Aprile, «I pazienti sono sempre più giovani (attorno ai 50 anni) e l’incidenza è lievemente più alta al nord rispetto al sud e a est rispetto a ovest. Quello che sappiamo oggi è che l’incidenza per ora si è fermata grazie allo screening quindi mi aspetto che nei prossimi 5-10 anni l’incidenza cali e che la sopravvivenza della malattia possa aumentare grazie alla gestione multidisciplinare dei casi e ai nuovi farmaci oncologici che abbiamo a disposizione».
Nel maschio salentino il tumore del colon-retto rappresenta l’11,4 per cento di tutti i tumori e si colloca al 3^ posto, dopo il carcinoma al polmone (20,1 per cento) e quello alla prostata (15,7 per cento). Nella donna è addirittura è al 2^ posto, con il 13,6 per cento, dopo quello al seno (28,6 per cento).

Autore: www.salutesalento.it

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