Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Data: 15/03/2013 - Ora: 11:43
Categoria:
Attualità
Un tavolo per parlare dell'argomento, ma prima "si pensa alle famiglie tradizionali". La Tessitore fa il punto della situazione
"Per prima cosa vanno tutelate le famiglie tradizionali". Con queste parole il Vicesindaco di Lecce, Carmen Tessitore, ha risposto all’iniziativa dell’Associazione Between. Potremmo fermarci qui. Ad un commento da parte di un’istituzione di fronte ad una richiesta d’ascolto. Ma questa storia, ve la vogliamo spiegare.
Between è un’associazione che lavora da anni affinchè le coppie omosessuali possano avere gli stessi diritti delle coppie eterosessuali. Per combattere contro le discriminazioni. Per poter avere, un giorno, la possibilità di unirsi, civilmente, al proprio compagno. Non è una cosa su cui si può sorvolare. Dietro questa condizione, ci sono mille e mille scenari aperti. Che vanno chiusi, regolarizzati, sistemati una volta per tutte.
Between si occupa di questo. Sensibilizzare per arrivare ad una soluzione, e questa volta, l’associazione ha chiesto Aiuto a Lecce, la città dell’accoglienza, la "porta d’Oriente" come ci piace tanto vantarci agli occhi dei connazionali.
Sabato scorso, un incontro al Caffè Letterario di Lecce per parlare dell’iniziativa "Il matrimonio è un diritto di tutti" e per sensibilizzare quindi cittadini e istituzioni leccesi, provando a scatenare una reazione, positiva o negativa.
Dalle istituzioni, dal vicesindaco, nessun regalo, però e per ora.
Da Carmen Tessitore, ex presidentessa del Forum delle Famiglie, che oggi è delegata alle Politiche Familiari per il Comune di Lecce, arriva "vanno tutelate le famiglie tradizionali- dice- che sopportano il peso della crisi economica". Come tutti, vicesindaco, a dire il vero. Come i single, come le coppie omosessuali. Se si deve parlare di crisi, beh, almeno in quello, siamo tutti uguali. Così come quando si parla di disoccupazione. Ma ha invitato ad un tavolo di discussione l’associazione, per comprendere meglio un possibile da farsi, nonostante le parole già dette.
L’Associazione Between, quindi, ha voluto scrivere una lettera per la Tessitore. Questo è il testo:
"Gentilissima Vicesindaca Tessitore,
la Sua dichiarazione odierna, certamente non può passare inosservata.
"Una campagna nazionale «per il matrimonio di tutte e tutti» nel capoluogo del Salento non troverà cittadinanza".
Ci chiediamo, Le chiediamo: chi stabilisce cosa debba trovare cittadinanza? Può farlo un vicesindaco? Può parlare forse a nome di tutte e tutti?
Ed ancora, la democrazia consiste nel negare cittadinanza ad una minoranza solo perchè non è maggioranza?
Si appella alla Costituzione e, in particolare, all’articolo 29 («La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio»), dichiarando:«È vero che non si parla di matrimonio fra uomo e donna, ma i padri costituenti lo davano per scontato».
Bene, all'epoca non si pensava neanche a un vicesindaco donna, eppure è un diritto finalmente acquisito.
Le domande sgorgano a fiumi, non le possiamo neppure evitare un’ultima . "Per prima cosa vanno tutelate le famiglie tradizionali", Lei dice. Cosa togliamo alle famiglie tradizionali?
Lei si inorgoglisce nel privare una parte della sua comunità anche di un semplice simbolo, un pezzo di carta, privo di alcuna incidenza pratica, quale un registro delle Unioni Civili. La civiltà si misura nella qualità degli amministratori e nella loro propensione al bene comune, totalmente assente dalle sue parole.
La Corte Costituzionale ha avuto modo di smentirla, in punta di diritto, sul suo ragionamento, stabilendo che la scelta spetta al Parlamento e che per la Costituzione nulla osta. Le sue argomentazioni, dunque, risultano solo basate su una profonda e radicata omofobia che Lei cerca di mascherare dietro il paravento della difesa della tradizione.
Per fortuna il mondo è dalla parte opposta a quella da Lei desiderata, e se non possiamo essere cittadini di Lecce allora lo siamo nel mondo, con buona pace sua.
Di un mondo diverso, caro Vicesindaco, dal quale Lecce potrà non per molto ancora smettere di far parte. Non lo meritano le cittadine e i cittadini.
Che le piaccia o no, la realtà e la giustizia non sono quelle che Lei descrive e auspica.
Dietro le sue parole e nonostante le sue parole, cogliamo il Suo invito e con piacere siederemmo a quel tavolo di studio che Lei stessa propone al fine di lanciare delle proposte legislative a tutela delle famiglie, tutte le famiglie.
Il matrimonio è un diritto di tutti. Perchè l'amore non fa differenze.
Non è meraviglioso?"
Adesso c’è da fare il punto. C’è da capire Lecce da che parte andrà.
Autore: Chiara De Carlo
Data: 22/12/2022
Unisalento. Pet Working, animali domestici in ufficio
Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28
info@sudnews.tv
Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617
ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati