Domenica XX del Tempo Ordinario – 14/08/2022
I veri cristiani, alla sequela di Gesù, loro Maestro, modello di vita e Testimone, nel martirio, ne
seguono le orme, avendo in cuore il fuoco dello Spirito che il Signore stesso è venuto a portare
sulla terra. Nella nostra storia attuale, per la fede cristiana, in Africa, nell’America latina, e qua e là
in Europa, muoiono più battezzati di quanti ne sono stati uccisi durante le prime persecuzioni dei
cristiani, a Roma. Il cristianesimo si perpetua infatti, proprio sulla forza della parola di Dio che ci
rende credenti, fino a farci dare anche la vita. Gesù, in questo Vangelo, proclama di essere proprio
LUI la fiamma che seleziona il buono (autentico credente, fino in fondo) dal cattivo (indifferente
acquiescente, semplice praticante), anche all'interno di una stessa famiglia. La fede è un dono
divino che sostiene ogni singola persona , rendendola capace, grazie al dono dello Spirito Santo, di
seguire Gesù Cristo, mutuandone le scelte, e il suo desiderio di offerta per noi. L'Amore per il
prossimo più fragile, la dedizione agli impegni di lavoro, la fedeltà alla famiglia, la solidarietà, nei
riguardi di chi ha bisogno, (e ditemi chi non deve ricorrere per necessità al proprio vicino, un
giorno!) qualificano l'iter del cristiano autentico. Il cuore generoso, alla scuola del Vangelo, diviene
capace di offrirsi a quel Dio, che per noi, ha dato tutto sé stesso, il cui Amore brucia, nel profondo,
i cristiani che Lo seguono. Il contrasto di cui parla il Vangelo sta proprio nella scelta di vivere da
discepoli del Signore o aderendo allo spirito del mondo schierarsi lontani dal Maestro, nel tempo e
nell'eternità.