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Data: 12/04/2013 - Ora: 10:02
Categoria:
Politica
"La drammaticità di tutto ciò potrebbe innescare un principio di guerra civile".
Si è tenuta ieri una riunione convocata dal presidente Vendola per discutere delle questioni relative alle opere pubbliche e allo sblocco dei cantieri. Hanno partecipato gli assessori Giovanni Giannini (Infrastrutture e trasporti), Angela Barbanente (Urbanistica), Lorenzo Nicastro (Ambiente), oltre ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
La riunione era stata richiesta dai sindacati anche per affrontare le tematiche relative alla crisi economica indotta dallo stallo di alcune opere pubbliche dovuto – a loro dire – anche per problemi burocratici. E’ stato deciso questa sera di dar vita a una task force per le opere pubbliche, in seno alla Presidenza, con le stesse caratteristiche della task force per l’occupazione.
Sarà un organismo partecipato, con all’interno rappresentanti delle strutture interessate e che prenda in carico la documentazione e affronti i singoli problemi delle opere pubbliche, con un rapporto strettissimo con le stazioni appaltanti (esempio: Acquedotto Pugliese, Aeroporti di Puglia) "Questo è un tavolo che diventerà permanente – ha sottolineato il presidente Vendola in apertura – per verificare dove e se ci siano problemi per le opere pubbliche. Dopo che più volte i sindacati hanno lamentato scarso ascolto su questo tema, ricominciamo a tessere la tela dei rapporti.
E’ comunque importante che il tema della inconsapevolezza della politica sul tappo rappresentato dal patto di stabilità sia squadernato per bene su ogni tavolo: non c’è affatto consapevolezza a Roma su cosa rappresenti tener bloccate risorse per colpa del patto di stabilità . In più a Roma non è chiaro quale tragedia sia in vista se non dovesse essere rifinanziato il sistema degli ammortizzatori sociali in deroga. Sono due problemi serissimi, quello del patto di stabilità e quello degli ammortizzatori sociali. A causa del primo, non possiamo spendere nulla di quello che abbiamo in cassa per far ripartire i cantieri: abbiamo interi salvadanai che non possiamo spendere. Mentre a causa del secondo, avremo tra poche settimane centinaia di migliaia di persone in tutta Italia senza reddito e protezione alcuna. La drammaticità di tutto ciò se non si trasferirà su un tavolo romano dove trovare soluzioni, potrebbe innescare un principio di guerra civile".
Autore: Maria Nocera
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