L’assessore regionale al Welfare Salvatore Negro, senza alcun preavviso, ha visitato ieri mattina alcune strutture socio assistenziali ubicate a Lecce e nella sua provincia. "Abbiamo trovato strutture efficienti e in buono stato di manutenzione, con personale qualificato e professionalmente preparato, in grado di offrire un’ottima qualità dei servizi ad anziani e disabili ospiti della nostre strutture", ha dichiarato l’assessore Negro. "La nostra visita, improvvisa e inaspettata, ci ha permesso di verificare la realtà di un centro diurno e socio educativo e riabilitativo per l’autismo e delle RSSA salentine che, in alcune strutture, raggiunge livelli qualitativi di eccellenza".

La Regione Puglia, negli ultimi anni, ha operato un consistente investimento sulla qualità dei servizi residenziali per non autosufficienti anziani e disabili, dotando il territorio di circa 6.000 posti utente. Se si considerano anche le strutture in corso di realizzazione, a valere su finanziamenti FESR 2007-2013, la dotazione complessiva di posti letto supererà, a breve, i 7.000 posti. La residenza protetta, o residenza sociosanitaria assistenziale per anziani – RSSA, è disciplinata dall’art.66 del Regolamento Regionale n. 4/2007. Si tratta di una struttura che eroga, prevalentemente, servizi socio-assistenziali ad anziani over 64 anni, con gravi deficit psico-fisici, assicurando un alto grado di assistenza a persone che non sono in grado di condurre una vita autonoma e che non possono essere assistite a domicilio.

In particolare la RSSA eroga interventi di tipo assistenziale e socio-riabilitativo, a elevata integrazione socio-sanitaria. L’accesso alle prestazioni erogate dalla RSSA avviene attraverso la Unità di Valutazione multidimensionale, di cui all’art. 59, comma 4, della legge regionale. Le RSSA sono organizzate in moduli abitativi. Ciascun modulo abitativo può ospitare fino a un massimo di 30 ospiti. La capienza massima della struttura non può superare i 120 ospiti. Il modulo abitativo si compone di camere da letto singole – con uno spazio notte individuale di non meno di mq. 9 – o camere da letto doppie – con uno spazio notte individuale non inferiore a mq. 14 per due posti letto. Ciascuna camera da letto deve essere dotata di proprio bagno comunicante.

Per ogni modulo abitativo, almeno due stanze devono essere attrezzate con servizio igienico per disabili. Nella struttura deve essere attrezzata anche la sala pranzo ed eventuale cucina (se si effettua all’interno la preparazione dei pasti), una sala destinata alle attività giornaliere e ricreative, una linea telefonica abilitata a disposizione degli ospiti. Tutti gli ambienti destinati alla fruizione da parte degli ospiti devono essere climatizzati. L’ambulatorio, dove possono essere praticate le consultazioni, le visite periodiche e le cure normali, deve contenere almeno una scrivania, un lettino, un armadio farmaceutico, un servizio igienico direttamente accessibile preceduto da una zona di attesa. La palestra, destinata all’esercizio fisico, deve accogliere l’attrezzatura minima per consentire all’ospite un’adeguata attività motoria; in uno spazio attiguo deve essere previsto il deposito attrezzi e lo spogliatoio con servizio igienico. Tutti i locali devono essere adeguatamente attrezzati per la non autosufficienza. Ciascun modulo deve avere un locale, con annesso servizio igienico, riservato al personale, oltre ad un bagno collettivo ad uso esclusivo dei visitatori. Le prestazioni socio- assistenziali e sociosanitarie sono garantite attraverso il seguente standard di personale: Educatori professionali o terapisti occupazionali o altri profili professionali dell’area socio riabilitativa in rapporto al piano individualizzato di assistenza, e comunque in misura funzionale rispetto al progetto personalizzato di assistenza definito dalla U.V.M, garantendo almeno 18 ore settimanali di prestazioni ogni 30 ospiti; Operatori Socio-Sanitari (OSS): in organico 1 operatore per 36 ore settimanali ogni 4 ospiti; Infermieri: in organico 1 unità per 36 ore settimanali ogni 15 ospiti; durante il servizio notturno è garantita la reperibilità, fatta salva la presenza di una unità nella struttura; Tecnici della riabilitazione: 18 ore settimanali di prestazioni ogni 30 ospiti; Assistente sociale: 6 ore settimanali di prestazioni ogni 30 ospiti.

La ASL competente è tenuta ad assicurare, in ogni caso, in favore degli ospiti della RSSA i seguenti interventi di rilievo sanitario: - assistenza medica generica - assistenza medica specialistica - fornitura di farmaci - fornitura di presidi sanitari. Le cure mediche generiche in favore degli ospiti sono assicurate dai Medici di Medicina generale nel rispetto delle norme vigenti. L’assistenza medica specialistica viene erogata a carico della ASL nel cui territorio insiste la struttura (la struttura, infatti, non è deputata ad erogare prestazioni sanitarie complesse). Oltre al responsabile amministrativo la struttura deve avere un coordinatore sanitario, preferibilmente, ma non in via esclusiva, specialista in geriatria, in medicina fisica e riabilitativa o specializzazione equipollente. Il coordinatore sanitario è impegnato per un minimo di 6 ore settimanali di prestazioni ogni 30 ospiti.