Ristoro dei danni procurati dalla Xylella, eradicazione degli alberi infetti e un piano di intervento organico per la lotta al batterio e per la ricostituzione delle aziende agricole. Sono queste le tre richieste presentate nel corso di una conferenza stampa dal Presidente del Gruppo consiliare LeU/I Progressisti alla Regione, Ernesto Abaterusso e dall’europarlamentare Massimo Paolucci.
Abaterusso ha sottolineato la necessità di velocizzare i tempi e le procedure per sostenere il comparto agricolo da tempo in ginocchio.

"La Xylella – ha dichiarato il capogruppo - è un vero e proprio terremoto di fronte al quale occorrono interventi forti e decisi, capaci di dare risposte immediate ai coltivatori. Noi chiediamo che siano revocati i bandi oggetto di contenzioso dai quali si possono recuperare ben 280 milioni di euro che potrebbero essere utilizzati per la lotta alla batteriosi e per le azioni di cui sopra".

Una richiesta specifica riguarda poi il Salento. "Nel piano di ristoro dei danni – spiega Abaterusso - devono essere inseriti anche i piccoli coltivatori che non sono aziende agricole e che, nella sola provincia di Lecce, costituiscono l’80% dei produttori. È una questione di giustizia sociale oltre che un’esigenza per far sì che si possa avere un ripristino armonico del paesaggio".

Infine, in relazione ai danni conseguenti alle gelate del 2017 e del 2018, è stato chiesto un intervento tempestivo affinché siano corrisposti i contributi a favore degli operatori danneggiati.

"Non siamo più nelle condizioni di perdere tempo. Occorre spendere presto e bene tutte le risorse che abbiamo a disposizione" aggiunge Massimo Paolucci.

"Tutte le misure che noi proponiamo – ha spiegato Paolucci - hanno già il sostegno di Bruxelles così come la copertura finanziaria e, se attuate, possono dare risposte certe a quanti chiedono aiuto e sostegno. Quello che oggi chiediamo è che, oltre alla revoca dei bandi oggetto di contenzioso, si lavori alla riformulazione del PSR. Lo si faccia presto e lo si faccia in maniera coordinata perché c’è un territorio che è produzione, ma anche paesaggio e turismo e solo con interventi mirati e armonizzati saremo in grado di recuperarlo".