Viviamo in un tempo difficile che le notizie quotidiane rendono ancora più
drammatico: guerre, violenza, corruzione... Diviene perciò per noi naturale
desiderare rapporti amicali, che ci offrano momenti di relax, scherzosi, quindi non di
rado, ci inseriamo in gruppi giovanili scanzonati in un mondo che non è più il nostro,
pur di "dimenticare" un quotidiano triste, che ci spaventa. Siamo giunti noi, cristiani
praticanti, a cercarci, la domenica, una Messa veloce, celebrata da sacerdoti che,
all'omelia, raccontino fattarelli sfiziosi…, dimenticando che il Vangelo è la vita di
Gesù Cristo, fattosi uomo per offrirsi per noi sulla Croce! L'Evangelista Marco, oggi ci
racconta una giornata trascorsa sul lago di Tiberiade: i discepoli-pescatori sono sulla
barca, insieme con Gesù. "Lo hanno preso così come era - dice Marco! Può sembrare
questa un’annotazione trascurabile, ma non lo è affatto; è, invece, un richiamo
importante per i cristiani di tutti i tempi. Gesù, che è Dio, se noi lo vogliamo, è
sempre con noi, tutti i giorni, sia in quelli difficili, che in quelli lieti. Il fatto che Egli ci
accompagni nell'attraversare gli eventi, non significa però che ce ne garantisca
l'esito felice... Il Signore vive con noi il nostro tempo, in una comunione profonda,
tanto quando siamo appagati, sereni, tanto quando siamo feriti, tristi, nel dolore.
La Sua eventuale lontananza dipende soltanto da noi, dal peccato, che causa la
solitudine, più amara, nel cuore dell'uomo... Torniamo alla gita in barca sul lago…
Gesù, stanco, si addormenta a poppa. Si scatena, all'improvviso una tempesta
violenta (non è raro che ciò avvenga su quel lago) che fa temere ai discepoli il
naufragio... Impauriti pertanto questi, gridano a Gesù, che ancora dorme. Si sveglia
il Maestro al richiamo dei Suoi. "Uomini di poca fede!" li rimprovera, quindi seda la
tempesta, suscitando grande meraviglia in coloro che, un momento prima, erano
solo terrorizzati. "Avere con noi Gesù" - ci insegna questa pagina evangelica - vuol
dire affrontare le tempeste della vita, non da soli, ma sempre sostenuti dal divino
nocchiero... ed è tutta un'altra cosa! Lo sa chi ne fa di continuo esperienza.